ULTIMO AGGIORNAMENTO 20/12/2008                             HOME

 
     
 

      Questa è una pagina che viene aggiornata ogni qualvolta che ci saranno delle novità riguardanti la mia salute, ricoveri, terapie ed effetti collaterali che esse produrranno, i miei stati d'animo e tutto ciò che possa darmi la soddisfazione di comunicarvi. Gli aggiornamenti vengono fatti in ordine cronologico e per leggerli basta far scorrere la pagina.

 
 

 Aprile 2007    

Carissimi colleghi, è con profondo sconforto che scrivo queste righe, ma lo faccio perchè ritengo giusto che sappiate ciò che mi sta accadendo. Vedete questa foto? Ebbene, l'immagine raffigurata rappresenta una bestia alla quale ho paragonato il male di cui sono affetto. La mia storiella è questa: E' dall'estate 2006 che accusavo piccoli disturbi allo stomaco riconducibili ai sintomi che una semplice gastrite può dare. Da una radiografia fatta in quel periodo, mi veniva diagnosticata un'ernia iatale che ho trattato con medicinali leggeri. Vista la persistenza dei disturbi allo stomaco ed a volte la presenza di piccoli dolori e sensi di pienezza, soprattutto dopo pasti più abbondanti, ho deciso di passare a cure più serie e con medicinali più appropriati, affiancando ad esse una alimentazione più naturale, quasi vegetariana. Nel gennaio 2007 mi sottoponevo ad altri accertamenti: Gastroscopia, Breath Test, Colonscopia e Ecografia all'addome. Il responso di detti esami evidenziava la presenza di un'ernia iatale, gastrite antrale e presenza di helicobacter pylori allo stomaco, fegato un pò ingrassato, pancreas nei limiti nella forma e dimensioni, prostata, milza e reni nei limiti. Dopo le dovute cure a base di Pariet  per la gastrite ed antibiotici per eradicare l'helicobacter, vista la persistenza dei disturbi, il 03 marzo 2007 mi sottoponevo ad una Ecografia epatica dalla quale risultava una formazione fortemente sospetta alla testa del Pancreas delle dimensioni di circa 5,5 x 2,7 cm. Al momento non mi sono spaventato molto. Anche se  la cosa era abbastanza seria e da non trascurare, tutto faceva pensare ad una cisti o ad un accumolo di grasso, anche perchè dalla Ecografia fatta nel gennaio 2007 risultava un Pancreas nei limiti. Una TAC fatta il 07 marzo 2007, confermava tale formazione sospetta. Da quel momento ho iniziato una serie di consultazioni con professori del reparto Chirurgia Generale dell'Ospedale Civile di Pescara, del Policlinico di Verona e Gemelli di Roma, ed oncologi dell'Ospedale Clinicizzato di Chieti e del centro cure "La Torre" di Torino. Tutti mi consigliavano la "Biopsia" che prevede il prelevamento di un campione di tessuto per la conseguente analisi, allo scopo di accertare non solo la natura della neoformazione, ma anche la gravità. In data 02 Aprile mi ricoveravo presso il Policlinico G.B. Rossi di Verona dove, con l'ausilio di guida ecografica e con tre passaggi dell'ago,  mi eseguivano Agoaspirato di neoformazione del Pancreas. Dall'esito dell'esame citilogico effettuato, veniva formulata la seguente diagnosi: Adenocarcinoma Cefalopancreatico stadio IVa (gli stadi sono sei e sono: I, II, III, IV, IVa, IVb ed io mi trovo al penultimo stadio). Venivo, quindi, riaffidato, ad una valutazione oncologica per un ciclo di Chemio-radioterapia  neoadiuvante per essere rivalutato per un eventuale intervento chirurgico. La vera battaglia incomincia adesso; io sto gia sfoderando tutte le mie armi, mi sto allenando per affrontare la sfida che ho intenzione di vincere. La forza della mia volontà e la voce di tutti i parenti ed amici che si sono stretti in cerchio intorno a me, mi daranno il coraggio di affrontare questa bruttissima avventura. Io cercherò di fare di tutto e di più di quanto posso, ma se dovessi perdere la battaglia perchè il "Signore del Piano di sopra" ha deciso di non farmi passeggiare più per il Corso Marrucino di Chieti ma per i Campi Celesti, scortato da un esercito di Angeli, ricordate che io non mi sono arreso, ho lottato fino all'ultimo per la mia vita, per il mio bene e per la serenità di tutti coloro che desiderano avermi ancora vicino. La mia battaglia inizierà il 02 maggio 2007 quando sarò ricoverato presso il Dipartimento Oncologico di Massa Carrara dove sarò sottoposto alle cure del caso con "terapia locoregionale" a base di Chemio. Se le forze me lo consentiranno vi terrò informati attraverso questo sito.  Il computer lo porterò con me perchè, quando sarò collegato, sarà la mia voce, la voce del mio lamento o della mia gioia. Chi vuole mi può mandare delle mail agli indirizzi di posta elettronica che troverà su questo sito; io cercherò di rispondere a tutti non appena riuscirò a leggerle. Scrivetemi perchè le vostre mail saranno la mia forza, mi ricaricheranno di quel coraggio di cui avrò bisogno. Per ora vi saluto e vi abbraccio tutti. Ciao... ciao.. Franco.

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06 Maggio 2007

      Giorno 27 Aprile sono stato a Roma  preso la Clinica Nomentana ed ho parlato con il Professor LEDERMAN; un  oncologo americano che pratica preso il CABRINI CENTER di NEW YORK la RADIOCHIRURGIA. Una tecnica estremamente interessante che consiste nel bombardare, con precisione assoluta, la massa tumorale con raggi ionizzanti che, sparati da macchine speciali da diverse direzioni, convergono tutti sulla parte malata causando il suicidio delle cellule tumorali senza intaccare quelle sane. Il trattamento si effettua in America e viene a costare circa 25.000-30.000 Euro. Giorno 2 maggio sono stato ricoverato presso il Reparto Oncologico di Carrara dove sono stato sottoposto al primo ciclo di Chemioterapia Locoregionale. In data 3 maggio, pertanto, mi è stata effettuata un'angiografia con accesso femorale destro mediante tecnica di Seldinger; dopo aver verificato la normale anatomia dei vasi arteriosi addominali, è stato incannulato il Tripode Celiaco dove sono stati infusi quattro farmaci chemioterapici. In parole più chiare mi è stato inserito un catetere nell'arteria femorale, all'altezza dell'inguine, per raggiungere il Pancreas allo scopo di iniettare i farmaci direttamente sulla massa tumorale. Il trattamento l'ho molto ben tollerato. Nei giorni 02, 03, 04 maggio ho eseguito tre sedute di Ipertermia esterna a 100W nella regione ipocondriaca Dx. Sono stato dimesso giorno 04 maggio. Lo stesso giorno, non avendo avuto i sintomi caratteristici degli effetti collaterali della chemioterapia, mi sono anche messo alla guida della mia macchina per tornare a Chieti. Sarò ricoverato presso lo stesso reparto il giorno 30 maggio e successivamente verso fine giugno per ulteriori cicli di trattamento. Se la massa tumorale regredisce dopo questa terapia, si renderà necessario l'intervento chirurgico presso il Policlinico di Verona. Copia della lettera di dimissioni dell'ospedale di Carrara l'ho inviato allo stesso Policlinico per tenerlo informato sulla terapia effettuata e sulle mie condizioni. Dal prossimo giovedì e per tre settimane sarò sottoposto a prelievi di sangue per accertare se i farmaci hanno causato una diminuzione dei globuli bianchi e variazioni negli altri valori. Seguiranno ulteriori notizie.      Franco.

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10 Maggio 2007

       Oggi, 10 maggio 2007, mi sono recato presso il laboratorio analisi dell'ospedale di Chieti dove mi hanno effettuato il prelievo di sangue. Il responso mi è stato consegnato dopo circa 20 minuti e, con mia grande soddisfazione, ho potuto notare che il calo di globuli bianchi che si prevedeva dopo il trattamento chemioterapico, non c'è stato. Gli altri valori sono nei limiti. Il mio organismo, quindi, ha reagito molto bene al trattamento, pertanto si allontana l'obbligo di assumere altri medicinali pesanti per ristabilire i giusti valori. Il mio colorito non è pallido, non ho avuto cadute di capelli e le forze non mi mancano. Così, come mi sento ora, sono in grado di fare ancora le solite passeggiate di 10-15 chilometri che facevo nelle lunghe soste quando ero in servizio.  Mi sono ripromesso di fare Chieti-Pescara C. a piedi e, prima che arrivi il peggio (e spero che non arrivi mai), Roma-Ostia che da tanto rappresenta un mio ennesimo sogno. Potete immaginare, da questi propositi, qualè il mio stato d'animo (ottimo, penso...). Per quanto riguarda gli effetti collaterali della chemio, staremo a vedere dopo gli altri cicli di terapia. La mattina, quando mi alzo, faccio un'abbondante colazione a base di orzo e latte vegetale (mai latte animale e suoi derivati), e poi porto a spasso questo maledetto cancro che pensa di finirmi subito. Ma si sbaglia, dovrà lottare parecchio prima di portarmi via. Mentre passeggio io parlo a questa bestia e le faccio capire quanto è forte il mio odio per "essa". Lo so che la parola odio non si dovrebbe mai usare  neanche se ti rivolgi ad un nemico, ma penso che in questo caso si possa fare benissimo. Come si fa a non odiare qualcosa che potrebbe rappresentare la tua fine? Qualcosa che ti colpisce a tradimento, lentamente ed in silenzio senza farsi notare se non quando è troppo tardi? Come si fa a non odiare qualcosa che sconvolge la tua vita, la tua famiglia e tutto ciò che ti sta intorno? Scusatemi ma non  non mi è proprio possibile, non ci riesco. La bestia, tra l'altro, cambia radicalmente il tuo carattere sia in positivo che in negativo. Guardi il mondo con un'altro occhio, ti fa sembrare estraneo anche le tue cose più intime; non le posso mostrare l'altra guancia, perciò se si è accanita contro di me perchè io non dovrei accanirmi contro di essa? Mi dispiace ma la devo combattere e distruggere.  Durante la giornata non assumo carne rossa, zuccheri, derivati del latte e della farina bianca (tutti prodotti che possono alimentare le cellule che costituiscono la massa tumorale). La mia dieta, anche se abbondante, è quasi tutta a base di verdure cotte o crude, cereali, prodotti integrali, pesce e frutta (quest'ultima anche centrifugata). Le forze non mi mancano e i dolori appaiono più raramente. La sera mi metto a letto tranquillo e spensierato pensando che potrei farcela; dormo anche profondamente. Ciao... ciao.

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20 maggio 2007

       A distanza di 14 giorni dal trattamento Locoregionale, la CT ha iniziato a produrre i suoi effetti collaterali. Il 17 Maggio, mentre facevo la doccia, ho sentito qualcosa di strano sul viso mentre scorreva l'acqua; mi sono passato una mano e ho guardato sul piatto. Ho visto ciocche di capelli che sono cadute, ma non mi sono spaventato perchè sono a conoscenza di ciò che la CT comporta (Dovete sapere che CT significa Chemioterapia e non Capotreno). Non offendetevi, sto scherzando, lo so benissimo che lo sapete, ma io sono fatto così, sono il solito mattacchione ed in mezzo a tante preoccupazioni trovo sempre il momento di divagare e rendermi un pò più allegro. Da esami del sangue fatti lo stesso giorno, si è riscontrato anche un calo del numero dei globuli bianchi ed un calo dei valori delle piastrine. Globuli bianchi pari a 2,7  anziché 4,0-10,00 ; piastrine 43 anziché 150-450. Questo succede al NADIR, cioè al quattordicesimo giorno dal trattamento; però il giorno successivo (18 maggio) da un altro esame risultava già un rapido aumento dei globuli bianchi (3,65 prossimo a 4,0) e un piccolo aumento delle piastrine (48, ancora lontano da 150). In risposta a ciò ho provveduto ad aumentare la dose di alcuni prodotti naturali  per ripristinare i giusti valori. Non ho assunto il farmaco consigliato (MYELOSTIN) perchè, come effetto collaterale, comporta dolori alle ossa. Mi riprometto di assumerlo il prossimo giovedì (24 maggio) se  non si ripristeranno i valori normali. Domani farò un giretto a Roma per parlare con un altro oncologo esperto in IPERTERMIA e RADIOCHIRURGIA STEREOTASSICA. Dovete sapere che è mia intenzione di fare tutto il possibile per distruggere questo male, però desidero rendere anche meno devastante per il mio fisico gli effetti delle terapie. Quindi mi consulto frequentemente con gli esperti; e vorrei sostituire l'eventuale intervento chirurgico (che devo sostenere a fine terapia se la massa regredisce) questa nuova tecnica che consiste nel bombardare le cellule tumorali con raggi ionizzanti, (attenzione la RADIOTERAPIA è un'altra cosa, non è RADIOCHIRURGIA). La Radiochirurgia, si fa in America presso il Cabrini Medical Center di New York e la pratica il Prof. LEDERMAN con cui ho gia parlato e mi ha data la sua disponibilità al trattamento. Si effettua anche a Stoccolma presso il Karolinska University Hospital e, fino a tempo fa, la praticava il Prof. Blomgren, attualmente primario presso il Malzoni Radiosurgery Center di Agropoli in provincia di Salerno. Mi sono ripromesso di parlare anche con lui a breve scadenza. Se mi domandate perchè, vi rispondo che il Professor. Lederman di New York ha fatto le sue prime esperienze presso il Karolinska svedese assieme al Prof. Blomgren, però la Radiochirurgia è nata in Svezia per merito di quest'ultimo. In America tale tecnica si sarà sviluppata sicuramente a larga scala, però nella Karolinska non hanno dormito sugli allori; in ogni caso devo raffrontare le tecniche esercitate e scegliere quella più adatta al mio caso. In settimana farò le mie indagini e vi farò sapere. Ciao.. Ciao.. Franco.     

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27 maggio 2007

       Si avvicina il giorno in cui sarò sottoposto al secondo trattamento di CT. Ieri ho fatto altre analisi del sangue e ho potuto notare che i globuli bianchi sono tornati alla normalità, mentre le piastrine sono anch'esse aumentate ma ancora basse, (108 anzichè 150), l'importante che abbiano raggiunto almeno 90. Durante quest'ultima settimana i capelli sono ancora caduti, la barba rasata cinque giorni fa, non è ancora ricresciuta, il viso e liscio, il colorito roseo e l'umore (sempre alto) aumenta sempre di più, convinto più che mai che uno stato d'animo positivo aiuta enormemente a superare tante crisi e dare un risvolto benefico alle terapie.  Ieri dopo il prelievo del sangue presso l'ospedale di Chieti, constatato l'esito positivo, sono andato assieme agli ex colleghi ferrovieri sul monte Morrone, una bella scarpinata di due ore. Una passeggiata che volevo fare a tutti i costi per avere una conferma delle mie possibilità; verificare la quantità degli effetti collaterali della CT. Ho sopportato molto bene l'affaticamento, sono contento di me stesso. Partirò dopodomani per Carrara, con la macchina, assieme a mia moglie, resterò per tre giorni e dopo il trattamento mi recherò a Roma per la festa delle forze armate del 2 giugno. Ci sono andato spesso in passato e spero che questa volta non sia l'ultima. Vi saluto ed auguro a tutti quelli che si sono interessati a me, un felice estate e soprattutto una salute di ferro. Franco Adorna.

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02 giugno 2007

       Il 30 maggio sono stato ricoverato presso l'ospedale di Carrara per il 2° ciclo di Ipertermia e Chemioterapia. Le analisi fatte immediatamente confermano il ritorno ai valori normali sia dei globuli bianchi che delle piastrine, posso affrontare con tranquillità il secondo trattamento. Nel pomeriggio, poiché ho avuto il permesso di assentarmi dall'ospedale, sono stato a visitare le cave di marmo  situate nelle colline intorno a Carrara. Qualcosa di veramente meraviglioso. Al rientro, in serata, in camera ho trovato un altro paziente che infreddolito, intubato e piuttosto malconcio, si lamentava continuamente per le sofferenze. Non si rendeva conto di quel che faceva e doveva essere costantemente controllato perchè, dimenandosi, si trascinava le flebo e le faceva cadere assieme ai sostegni. La mattina si è ripreso ed ho potuto parlargli cercando di sollevare il suo morale. Piangeva mentre gli parlavo, ma ho capito che accettava i miei consigli a mantenersi forte e di aiutare i medici a fare il loro lavoro. Questa volta il trattamento a me riservato è stato ridotto del 20% nelle dosi dei medicinali anche in considerazione del fatto che il mio organismo è un poco più indebolito rispetto al primo. Giorno 31 ho subìto il trattamento che ho superato molto bene, non ho avuto sensazioni di nausea e neanche vomito come di solito succede. Sono stato dimesso il giorno 1 giugno e con sollievo sono tornato a casa. Ho trovato un ingorgo sull'autostrada nei pressi di Firenze che mi ha dato un po fastidio, ma tutto sommato sono tornato a Chieti contento per gli esiti positivi di tutti gli altri problemi che ho affrontato. Sono felice dei miei sforzi. Vedremo fra 14 giorni se gli effetti colleterali della chemio saranno gli stessi dell'altra volta. Oggi, giorno 2, sono felice più che mai e non accuso nessun disturbo. Il ricovero per il terzo ciclo del trattamento è previsto per il 27 giugno; durerà un paio di giorni in più perchè ho chiesto di organizzare un intervento sulla mia spalla sinistra a causa di una cisti che mi si è formata qualche anno fa; non mi da fastidio ma esteticamente non mi convince.  ciao..    Franco. 

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05 giugno 2007

       Ieri sono stato male, per quasi l'intera giornata, ho avuto mal di stomaco; dolori che si irradiavano a volte verso i reni ed a volte verso il basso ventre e che sono spariti verso sera. Sono riapparsi questa mattina con intensità minore, ma ugualmente mi hanno messo in uno stato di agitazione. Un senso di malessere generale che ti predispone negativamente alla giornata che stai per affrontare. Nonostante l'indifferenza che cerchi di opporre, senti sempre quella sensazione che ti ricorda che la Bestia è sempre presente, che ti aspetta dietro l'angolo pronto a fiaccarti con l'ennesimo tentativo di dimostrare che contro la sua forza nulla puoi. Ho sopportato per l'intera giornata senza prendere medicinali, anche perchè volevo rendermi conto se questi disturbi sono le dirette conseguenze della Chemio o se sono segnali che la Bestia mi manda in reazione alla doccia che è stata costretta a subire qualche giorno fa. Sono quasi convinto di questa seconda ipotesi. Ti abitui al dolore, però credetemi, a volte è difficile da tollerare; le giornate ti si accorciano e la tristezza ti assale. La bestia è sempre con te, spesso non la senti ma c'è e sei convinto che presto la risentirai. Due mesi fa ho iniziato la mia lotta per la vita. Non vi nascondo la difficoltà dell'impresa, ma voi sapete quando io sia determinato a portare a termine l'opera che è stata mia ambizione concepire ed intraprendere in quel fausto giorno del mese di marzo. Mi sarà di conforto sapere ed immaginarvi uniti a me, in letizia d'animo, nell'affrontare le tante difficoltà. Nella solitudine di certi luoghi appartati del mondo, dove spesso mi capita di trovarmi,  mi accompagna la certezza che non smarrirete il ricordo di colui che per tanti anni ha condiviso con voi gioie e dolori. Non potete immaginare quanto mi manca, nei tanti momenti di malinconia, il conforto della vostra presenza e il sollievo delle vostre parole, dei vostri incoraggiamenti e dei vostri sorrisi. Nelle mie riflessioni, a volte, mi viene la convinzione che sia una colossale trappola la partita che io uomo, troppo fragile per vivere ma troppo vivo per morire, sto giocando contro questa strisciante malattia. Malattia tremenda che un nemico ce l'ha; malattia immane, rischiosa, sfolgorante e completamente assurda tanto che perfino gli uomini di scienza abbassano la voce nel momento in cui ne pronunciano il nome. Il male mi stanca e si ribella ai miei tentativi di colpirlo; forse non ho capito quanto sia difficile stargli davanti, e allora mi aggiro con i miei pensieri senza trovare l'inizio di ciò che voglio e mi domando dove inizia la mia fine. In mezzo a questi tormenti qualcuno sceglie la via della morte; quando non c'è alternativa esiste solo la rapida scelta della morte. No, non allarmatevi, per me non è così. Io non ho paura, no , non ho paura, credetemi; la paura viene da un altro lato, viene da fuori, è questo quello che ho capito. Tu sei lì, in luoghi appartati, e ti arriva addosso la paura; ci sei tu e c'è lei... c'è lei e ci sono anch'io. All'improvviso mi succede che io non ci sono più, c'è solo lei che però non è più paura.... non so cosa sia..... è come sentirsi morire o sparire. Sembra che gli occhi ti scivolano via dal viso e le mani diventano quelle di un altro, e allora tu pensi: cosa mi sta succedendo? Il cuore intanto incomincia a battere forte e non ti lascia in pace; è come se pezzi di te se ne andassero via, non ti senti più; te ne stai per andare, e allora dici: devo pensare a qualche cosa, devo restare aggrappato ad un pensiero, poi tutto passerà, devo solo resistere. Ma quello che rappresenta l'orrore, l'assurdo è il fatto che non esistono più pensieri da nessuna parte dentro di te, non ci sono più pensieri ma solo sensazioni, e la sensazione più grande è un tanfo insopportabile, un sapore di morte. Un sapore che ti prende la gola, e come una morsa ti stringe, ti morde, un diavolo che ti morde e ti fa a pezzi. Ma ci sono volte che diventa tutto più semplice; ti senti sparire dolcemente da quello inferno, piano piano.... è un'emozione che provi e dalla quale non ti difendi... è come se le cose entrassero direttamente nei tuoi occhi e nelle tue orecchie. Lo so che sto male ma non mi spavento, sono tante le cose che non mi spaventano.... per me è così... ho una grande forza d'animo. Mannaggia... mannaggia... mannaggia al diavolo! Che confusione ho fatto oggi. Saluti a tutti voi che avete avuto la bontà di dedicarmi qualche minuto del vostro tempo e donato la vostra comprensione.  Grazie, un affettuoso abbraccio. Franco.

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12/06/2007

       La bestia è un nemico potente, forte ed implacabile che non si arrende facilmente (quasi mai) e colpisce inesorabilmente senza sapere perchè lo fa. Ti colpisce in ogni momento, quando meno te lo aspetti, senza preavviso, senza regole e con il solo scopo di ucciderti. Si nasconde vigliaccamente dietro altri malanni e dietro altri sintomi. Quando si presenta accuso forti dolori che cerco di nascondere per non mettere del malumore intorno a me; mia moglie, che cerca di cogliere qualsiasi mia espressione, mi guarda , mi fissa negli occhi e sussurra:  - Ti fa male?  - no, non mi fa male!  - Ti fa male! Ti fa male!  - No , davvero , non mi fa male!  - Quanto ti fa male?  - Per niente.... un poco....  incomincia adesso a farsi sentire! Aumenta la sua tristezza, il suo sguardo cambia, si fa più pesante.  - Hai preso il PC 28?  - No, non l'ho preso!  - Prendilo adesso, prima che aumenti!  - No, non posso, devo prima capire se tutto dipende da questo dannato cancro o dai medicinali che assumo.  - Prendilo, non aspettare! Poiché lei soffre più di me, prendo il PC 28 e dopo circa 30 minuti incomincio a sentirmi meglio, in capo ad un'ora i dolori spariscono. Non riesco a nascondere a mia moglie le mie sofferenze forse perché mi conosce molto bene.

La dannata bestia mi colpisce ancora. Sono diversi giorni che si manifestano quei dolori all’addome e quando essi non sono presenti ho la sensazione che torneranno. Cammino sereno per la strada e quando giro l’angolo mi aspetto un qualcosa come una randellata in testa che mi ricorda il nemico che porto con me. Cerco di ingannarmi, di distrarmi, pensando ad altro e tento di non dare peso alle sue manifestazioni; però incomincio ad accusare i suoi colpi. Manzoni, in una sua ode disse che Napoleone cadde per ben due volte nella polvere, e per due volte risorse; così sarà anche la mia futura storia; cadrò per diverse volte sotto i tremendi colpi della bestia ma, statene certi, per diverse volte risorgerò per continuare la mia lotta. Non mi fiaccherò con tanta facilità. Se ciò dovesse accadere, in quello sterminato campo, ornato di secolari cipressi, dove regna il grande silenzio, giacerò dentro quel loculo vicino ai miei genitori e mio fratello, lasciando una grande eredità di affetti e, convinto come sono, resterò per sempre nei ricordi della mia insostituibile moglie e dei miei adorabili figli. Ciao a tutti....   Franco.

 

 

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14/06/2007

       Nei giorni scorsi ho avuto delle crisi; i soliti dolori che non ti danno tregua e che ti distruggono anche moralmente, sono cessati nella mattinata di ieri, giorno in cui mi sono recato a Senigallia per un incontro con gli ex colleghi "volani". E' stata una bella giornata trascorsa in allegria in un carino ristorante di riviera. E' stato un bel pranzo durante il quale si è parlato di tutto, dei vecchi tempi che risalgono alla nostra assunzione in ferrovia e della nostra vita passata e presente. Già prima della partenza da Pescara ho avuto modo di incontrare alcuni amici colleghi, ancora in servizio, con cui ho potuto scambiare qualche parola riguardante anche la mia salute. Hanno potuto notare di persona con quale spirito vado in giro ed affronto la giornata. Lo spirito è sempre quello che ho mostrato a tutti quando ero in servizio. Ora vivo con questo mio problema ma felice di essere in pensione, felice di aver abbandonato una società della quale non ho mai condiviso e mai condividerò le finalità. La ferrovia che non dimenticherò mai è sempre quella: l'eccelsa, la sublime, l'insuperabile, l'insostituibile AZIENDA AUTONOMA FERROVIE DELLO STATO che, per tanti ferrovieri me compreso, ha rappresentato una mamma sotto ogni punto di vista. Ciao... ciao... Franco. 

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29/06/2007

       Dal 14 giugno i dolori che spesso mi accompagnano sono tornati. Sono due settimane che riesco a sopportarli, ma francamente mi distruggono. Adesso mi trovo disteso sul mio lettino in una camerata dell'ospedale di Carrara per il terzo ciclo di chemioterapia. Sono stato ricoverato ieri l'altro, il 27, ed oggi sarò dimesso. Tornerò a casa in serata ed è mia intenzione percorrere la Tirrena passando per Livorno e Grosseto perchè sull'autostrada del sole, da Firenze a Roma si prevedono diversi ingorghi. Ieri ho avuto il terzo ciclo di chemioterapia che, al solito, ho ben tollerato. Ho trascorso la notte in un dormiveglia particolare perchè i due pazienti che condividono la stanza con me, dopo aver assunto un sonnifero per meglio riposare, hanno deciso di esibirsi in un concerto di musica da camera improvvisata in fa minore e si bemolle per trombone e contrabbasso (russavano da matti... non da matti semplici ma da matti veramente). Nonostante il ritmo e la cadenza in sintonia, la musica non mi è piaciuta tanto e mi ha un pò innervosito facendomi salire la pressione a 100-160. Il sole è tornato in camerata quando, verso le 10,00 è arrivata mia moglie che mi ha inondato con il suo splendore. La pressione di conseguenza è tornata ai giusti valori (80-140). Fra tre settimane dovrò ripetere una TAC, (con la stessa macchina di alcuni mesi fa, a Chieti), per sottoporla poi al giudizio dei medici di Carrara. Da ciò che risulterà gli stessi decideranno se fare altri cicli di chemio o se intervenire chirurgicamente sul Pancreas presso l'ospedale di Verona. Per adesso dovrò sopportare gli effetti negativi del trattamento che ho subito sperando di non soffrire tanto (poco si, ma tanto no, soffrire fa male). Vi terrò ancora informati.  Ciao a tutti voi che avete la pazienza di leggermi. Franco.

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16/07/2007

        Sono passate tre settimane dall'ultima terapia, effetti collaterali non hanno riguardato i capelli e baffi, però i dolori mi hanno accompagnato sempre, sono stati di intensità minore rispetto alle altre volte ma si sono ripresentati con maggiore frequenza; in ogni caso le cose vanno per il giusto verso e mi lasciano di buon umore. Domani dovrò ripetere la TAC presso la Radiologia di Chieti, vedremo se la sorpresa sarà di buon auspicio o meno. Dovrò sottoporre l'esito alla valutazione dei medici che mi stanno curando a Carrara, i quali decideranno se proseguire con la cura o se sarà il caso di prendere in considerazione l'eventuale intervento chirurgico, staremo a vedere, certo l'attesa è un pò seccante. Io comunque sono sempre di buon umore, mi sono abituato alla presenza della Bestia. Ieri mattina ho fatto una lunga passeggiata sulle spiagge di Pescara e Francavilla e nella serata ho partecipato ad una festa di laurea. Non vi dico come mi facevano gli occhi quando ho visto tutte quelle cose buone sui vari tavoli, hanno iniziato a ruotare e non ho potuto fare a meno di assaggiare tutto ciò che mi veniva offerto. Ho strafato, ho mangiato anche i cibi a me proibiti, ma ditemi voi come potevo rinunciare? I miei occhi si spaccavano, e poi ho fatto anche una buona azione: ho accontentato anche il cancro che si lamenta in continuazione perchè, nei giorni normali, gli faccio mancare tutto ciò di cui ha bisogno per alimentarsi. Credetemi resistere e rinunciare a quelle prelibatezze, ai dolcetti e alla torta finale, mi avrebbe causato un dolore superiore a quello che provo quando il mio nemico mi attacca.  Adesso come sto? Molto bene, sia di umore che fisicamente, la vincerò questa battaglia. Fra qualche giorno vi aggiornerò ancora, per ora vi saluto e vi auguro una buona giornata; per chi va in vacanza buone ferie. A presto....  Franco.   

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18/07/2007

       Ieri, 17/06/2007, come già predisposto, ho ripetuto la TAC al torace e all'addome superiore. L'esito è stato il seguente: "TC TORACE con MDC: Micronodulo calcifico espressione di esiti nel basale laterale del lobo inferiore sn. Non si osservano altre alterazioni della densità del parenchima polmonare. Cavità pleuriche libere da versamento. Pervie appaiono le vie aeree principali. Non si osservano tumefazioni linfonodali in sede ilare né mediastinica. TC ADDOME con MDC: Rispetto al precedente esame TAC del 17/04/2007 l'odierno controllo documenta aumento dei segni TC di infiltrazione della confluenza spleno-portale e del tronco comune della vena porta con presenza attualmente di trombosi neoplastica del tratto prossimale della vena porta. Pressoché immodificati tutti i restanti reperti. Immodificato per dimensioni il processo eteroformativo cefalo-pancreatico, delle dimensioni assiali massime di 5,5 cm, esteso cranialmente ad infiltrare il lobo caudato del fegato. Sovrapponibile il tessuto neoformato  che circonda il tripode ciliaco, l'arteria epatica ed il trarro prossimale dell'arteria gastrica sn. Persistono immodificati i linfonodi peripancreatici delle dimensioni assiali massime di circa 2,5 cm. Si confermano gli altri piccoli linfonodi delle dimensioni inferiori ad 1 cm in sede periaortica  e lungo le catene iliache esterne. Non alterazioni volumetriche, morfologiche e strutturali a carico della milza, reni e surreni. Nulla da segnalare a carico degli organi pelvici. Cavità peritoneale libera da versamento". Sulla base di quanto esposto si può dedurre che si è riusciti ad arrestare l'avanzata della malattia però si rende anche necessario il ricoverato a Carrara il giorno 25/07/2007 per ulteriori trattamenti di Chemiotarapia, e successivamente il 22/08/2007 e il 19/09/2007. Data prevista per la ripetizione della TAC il giorno 11/10/2007. La prossima settimana contatterò altri centri per informarmi su altre terapie alternative, tipo Radiosurgery ad Agropoli. Attualmente il mio morale non è stato ancora intaccato e la mia volontà di proseguire è sempre forte. I dolori che mi hanno afflitto nelle settimane precedenti, si sono attenuati come intensità ma sono aumentati come frequenza, però riesco sempre a tenerli sotto controllo. I capelli li ho rasati a zero e qualcuno mi ha detto che ho un bel cranio; un'altra amica mi ha detto " Franco così sei bellissimo", Ciao... Vi saluto tutti con simpatia. Franco.

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24/07/2007

      Ciao a tutti, sono le 13.00 e mi trovo sotto Firenze; sto andando a Carrara per un nuovo ciclo di CT (chemioterapia e non Capotreno) che consiste in altre tre trattamenti con possibili variazioni nei medicinali da utilizzare, nelle modalità di assunzione e quantità. Questi ulteriori trattamenti (già previsti) si rendono necessari in seguito all'esito della TAC che ho ripetuto in data 17/072007. Il responso ha evidenziato la stabilizzazione della massa tumorale; adesso si dovrà tentare di far regredire tale formazione neoplastica per creare le premesse ad un eventuale intervento chirurgico. Tornerò a casa nella sera del 28. Lunedì 30 andrò per una visita presso il reparto di RADIOSURGERY dell'ospedale civile di Terni allo scopo di accertare se è possibile esaudire una mia aspirazione e convinzione, e cioè sostituire l'eventuale intervento chirurgico con questa nuova tecnica, di cui vi ho già parlato nei miei precedenti comunicati, che non è per niente invasiva, indolore e non crea effetti collaterali negativi. La Radiochirurgia dovrebbe darmi delle speranze superiori a quelle che danno le altre terapie o interventi e, per far si che sia applicabile al mio tumore, bisogna ridurre la massa tumorale. L'unico effetto collaterale che si può riscontrare è un effetto positivo che migliorerà in ogni caso la qualità della mia vita. Ci spero e ci credo. Staremo a vedere. Nei prossimi giorni vi farò sapere. Il giorno 08 agosto compirò la mia 58°  ESTATE (gli indiani dicono PRIMAVERE), spero che non sia il mio ultimo compleanno e giorno 11 Agosto (notte di S, Lorenzo), dopo la cena alla Sagra del cinghiale che si terrà a Pennapiedimonte, andrò nella parte alta del paese per vedere le solite stelle cadenti. Chi è interessato alla sagra mi può contattare e sarò felice di essere insieme a voi. Per ora vi saluto tutti caramente. Ciao.... il vostro mattacchione, incosciente, instabile, anticomunista ed antifascista, crudele e senza cuore, nonchè  egoista e spietato ex collega Franco Adorna.

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28/07/2007

     Questa mattina ho terminato il quarto trattamento di CT ed ipertermia presso l'ospedale di Carrara. Come da previsioni e da accordi precedenti presi telefonicamente con i medici che mi tengono in cura, tale trattamento ha subito sostanziali modifiche, alla luce dell'esito mostrato dalla TAC effettuato recentemente. Sono stati sostituiti alcuni medicinali con altri più idonei al mio caso ed ai risultati avuti con i primi tre trattamenti. In aggiunta mi sono stati prescritti, per le prossime due settimane, dei medicinali chemioterapici a domicilio e dei medicinali da somministrare, per via endovena all'ottavo giorno da oggi, presso l'ospedale di Chieti. Questa mattina, sempre a Carrara mi hanno somministrato quattro flebo, a base di Ranidil (protettore dello stomaco), Cortisone ed altri medicinali antinfiammatori ed antidolorifici. Ho sofferto un pò ma senza sofferenza non si possono ottenere risultati positivi. Mi accontento di queste piccole sofferenze perchè, come ho potuto notare, ci sono tanti altri che non riescono a sopportare i dolori legati alla malattia. Questa volta in camerata con me c'era l'amico Salvatore di Cagliari  che ho conosciuto nel precedente ricovero (Ricordate il trombone di cui vi ho parlato circa un mese fa?), ed un altro paziente di Salerno. Quest'ultimo, come è facile intuire, si trovava quasi in uno stato di depressione e scoraggiamento, non faceva altro che discorsi pessimisti e funebri. Che allegria ho pensato fra me, ed allora ho detto che forse avrei potuto fare qualcosa per lui. Ho iniziato a parlargli del mio caso e contemporaneamente ho cercato di cogliere tutti quegli elementi che avrebbe potuto tirarlo su di morale. Gli parlato per circa un'ora facendogli notare che a me hanno dato sei mesi di vita e che la mia volontà di lottare e di guarire è tanto forte che neanche la morte annunciata riuscirà a scalfire. Bisogna essere ottimisti e non lasciarsi sopraffare dalla paura e dallo sconforto. Non ci credete ma dopo alcune ore, quando è rientrato dalla libera uscita insieme alla moglie, ha gridato a tutta la corsia di sentirsi forte come un leone, i dolori erano spariti ed in lui era tornato l'ottimismo, e tutto questo grazie agli incoraggiamenti e suggerimenti di Franco Adorna. Non penso di avere poteri sovrannaturali ma soltanto una esperienza fatta, su me stesso, in questi quattro mesi di malattia che hanno cambiato radicalmente i miei comportamenti ed i miei modi di pensare ed affrontare le sorprese che la vita riserva. Ma che strana la vita, cerchi incoraggiamenti dagli altri ma sei tu che sei costretto a darli; lo faccio volentieri se questo riesce a dare sollievo, però non vorrei essere scambiato per un Santone. Alcune ore fa sono stato dimesso ed in questo momento mi trovo nei pressi di Tivoli sull'autostrada Roma-Pescara. Giorno 30 mi recherò a Terni per una valutazione del mio caso presso il centro di Radio Surgery dell'ospedale civile; nelle settimane successive, invece, presso il centro di Radioterapia di Aviano (presso Pordenone) per affiancare dei cicli di Radioterapia a quelli di CT dell'ospedale di Carrara.    

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08/08/2007

     Buongiorno, eccomi di ritorno. Vi informo subito che giorno 30 luglio mi sono recato presso l'ospedale di Terni per accertarmi se il mio nemico può essere trattato con la nuova tecnica di RADIO SURGERY. La risposta è stata "SI", però devo completare prima gli altri due cicli di chemioterapia presso l'ospedale di Carrara, dopo di che sarò rivalutato con una ulteriore TAC senza contrasto e si deciderà quale arma e con quali modalità utilizzarla per contrastare e far indietreggiare la strisciante bestia. Sono sempre ottimista, il morale è sempre alto così anche la volontà di continuare la lotta; però non trascuro mai la possibilità che il nemico si scateni all'improvviso dandomi il colpo mortale, togliendomi da questa confusionata vita terrena e mandandomi a svolazzare tra le anime. Questa è una possibilità che non posso e non devo trascurare; non posso farmi prendere di sorpresa; devo essere preparato anche a questa eventualità. Giorno 3, in Day Hospital presso l'Oncologia di Chieti, ho rifatto il richiamo settimanale delle analisi del sangue che, come previsto, hanno confermato un forte calo di globuli bianchi e piastrine e, subito dopo, il trattamento chemioterapico a base di Gemcitabina; mi hanno massacrato le braccia, ematomi da non finire. Giorno 5, come da accordi presi con il gruppo di ex colleghi (amici della montagna), sono stato, assieme a questi, alle Cascate di S. Giovanni. E' stata una bella scarpinata, leggera e facile che da 600 m di altitudine ti porta a 1020 m, fatta quasi tutta in ombra. Al ritorno sapete chi ci attendeva? provate un po' ad immaginare: C'era.... c'era.... Marisa Paolini che, assieme al suo compagno, ha fatto trovare, per tutti, pasticcini, fiadoncini, frutta e anche una fresca bottiglia di spumante per festeggiare, in anticipo, il mio compleanno. Non vi nascondo che c'è stato qualche momento di commozione. Amici della montagna vi ringrazio tutti con tanto affetto per le vostre inaspettate attenzioni, questa volta mi avete messo veramente in piacevole difficoltà; vi ringrazio e vi abbraccio tutti. Giorno 6, invece, alle ore 4,00 ho avuto una crisi; forte ronzio all'orecchio destro, vertigini e sbandamenti, vomito. Ho attribuito il fatto a cause esterne alla malattia di cui soffro; mi sono portato dapprima al laboratorio analisi e successivamente al pronto soccorso. Dopo un'accurata visita medica sono stato rinviato al mio domicilio. Assieme all'esito di queste analisi, mi è stato consegnato quello dei marcatori tumorali di qualche giorno fa. Con grande stupore ho notato che i valori di questi marcatori tumorali sono scesi notevolmente; segno positivo che ha sbalordito un po' tutti, compresi i medici di Carrara ai quali mi sono affrettato a comunicare la cosa. Alla luce di questi eventi i medici di Carrara hanno provveduto a ridurre le percentuali di somministrazione di Gemcitabina e la sospensione dei farmaci chemioterapici a domicilio. Spero che il mio nemico si sia affossato in una pozzanghera di acqua avvelenata. Oggi 08/08/2007 compio il mio ultimo compleanno di uomo normale (58 anni) ma spero non l'ultimo della mia vita. Da oggi comincia un nuovo conteggio: quello dei compleanni di uomo malato di cancro che  non si arrende di fronte alla spaventosa BESTIA, ma che darà, fino all'ultima goccia di sangue, il suo impegno per la sua salvezza, per il bene dei suoi familiari e di tutti coloro che lo vogliono vincitore in questa assurda battaglia. Come mi incitava l'amico Antonio Clivio devo lottare, lottare, lottare perchè non è giusto che questa bestia, appropriandosi abusivamente del mio Pancreas, non paghi l'affitto; per questo la Bestia deve essere sconfitta e punita. Il mio prossimo ricovero a Carrara è previsto per il giorno 27 agosto per il 5° ciclo di chemioterapia locoregionale. Vi ringrazio per le vostre attenzioni scusandomi se a volte divento un pò pesante. Ciao... ciao... Franco ex 98 di Trenitalia.

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30/08/2007

 

      Ciao a tutti, vi saluto con la speranza che le vostre vacanze siano andate per il giusto verso.

Vi informo che a causa dell'assunzione dello XELODA, medicinale chemioterapico, a domicilio e del richiamo di Gemcitabina per via endovena presso l'ospedale di Chieti, ho avuto, il 09/08/2007, un fortissimo calo di globuli bianchi e un principio di piastrinopenia tali da presupporre una trafusione di piastrine per scongiurare eventuali emorragie. Non ho fatto la trasfusione, però ho preso, per alcuni giorni, una forte dose di medicinali omeopatici e cortisone naturale (non medicinale chimico e quindi senza effetti collaterali), che hanno riportato i valori alle giuste proporzioni. Una gioia immensa quando a distanza di tre giorni le piastrine sono tornate ad un valore di 161.000 e globuli a 5.600.000. Per questo motivo non ho preso i medicinali prescritti dai medici, neanche gli antidolorifici ed gli antinfiammatori. I dolori mi hanno perseguitato fino al giorno prima di recarmi a Carrara per il 5° ciclo di terapia locoregionale dove i medici hanno deciso per una piccola riduzione della quantità di Gemcitabina. Sono tornato ieri a Chieti dopo aver superato senza problemi il trattamento. Tornando in macchina ho anche guidato per l'intera tratta, pertanto potete immaginare il senso di benessere che sto attraversando in questi ultimi quattro giorni.

Giorno 5 settembre farò il richiamo endovena di Gemcitabina presso l'ospedale di Chieti e fino al giorno undici dovrò assumere lo XELODA. Spero che questa volta non si verifichi la piastrinopenia. Ho affinato l'assunzione di quei prodotti omeopatici e quindi credo di poter evitare quest'ultima complicazione. Certo una decina di giorni fa ho sentito che la morte mi soffiava sul collo, ma ora tutto è passato. Il giorno 11 marzo, un famoso oncologo, nel soddisfare le mie insistenti richieste e valutando la gravità del tumore, mi diede sei mesi di vita; i sei mesi scadono proprio 11 settembre, lo stesso giorno della ricorrenza dell'abbattimento delle torri gemelle di New York. Non allarmatevi, tutto può accadere, ma io sono sicuro che quel giorno sarò ancora vivo, San Giovanni me lo ha assicurato; il mio nemico mi segue sempre ma per ora si sta mantenendo a distanza e pare che non abbia nessuna intenzione di insistere, di avvicinarsi e colpirmi. Carissimi amici e colleghi per ora vi lascio e spero di vedervi numerosi al prossimo pranzo degli ultimi pensionati. Ciao a tutti e buona giornata.    

                                                                                                        Franco Adorna.

  

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05/09/2007

 

      Mamma mia... mamma mia che allegria!!! Ieri l'altro, erano le 5 di mattina, dormivo... mi sono sentito bussare su una spalla.

- Toc toc.

- Chi è?

      Una voce cavernosa:

- Ciao, sono io, il tuo nemico.

- Hheeehi, che vuoi, vai via, è presto, c'è ancora tempo.

- Franco, non agitarti, voglio ricordarti che sono qui. Vuoi venire?

- Vai al diavolo, sparisci, sparati, vai a prendere tua sorella.

- Che scortese che sei, ma io non mi offendo, so aspettare, prima o poi verrai con me, ne sono sicuro.

- Crepa... ne passerà del tempo prima che si avveri, stupida bestia, e quando succederà sarà un brutto giorno anche per te.

      Mi sono svegliato che avevo le pulsazioni alterate, era la morte che mi ricordava dell'appuntamento. Non ho ripreso sonno ma sono ancora qui.

      Ormai sono passati dieci giorni di calma, senza crisi, qualche disturbo, tipo nausea, ma in compenso tutto bene. Le analisi del sangue fatte questa mattina hanno mostrato valori alterati delle piastrine (47.000 anziché 150.000-400.000), pertanto la prevista flebo di richiamo di Gemcitabina, che avrebbe causato un ulteriore calo, non è stata fatta onde evitare il rischio di emorragie. Continuerò ad assumere compresse di Xeloda per altri sei giorni; vi dico, però, che non ho dolori ma avverto forti senzazioni di nausea e disturbi gastro-intestinali. Disturbi che posso controllare ma che mi mettono ugualmente in uno stato di malessere generale; i dolori, invece quando vengono, cerco di nasconderli per non coinvolgere anche chi mi sta vicino, ma mi distruggono. In ogni caso, sia i disturbi che i dolori, sono notevolmente al di sotto di quelli normalmente previsti per malati della mia gravità. A volte io stesso mi meraviglio di come reagisce il mio organismo. Una curiosità: il mese scorso ho notato che le zanzare che mi pungevano cadevano subito a terra; chi sa perché?  Ciao a te, amico o collega, che leggi; ti terrò ancora informato.     Franco.

 

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14/09/2007

      Sto attraversando un periodo di benessere che mi porta a pensare che tutto procede per il meglio. Non accuso dolori, ne disturbi di alcun genere, solo piccole sensazioni di nausea per effetto dei medicinali che assumo. Se dovessi descrivere il mio stato di salute in questo preciso momento, direi che non so cosa significa avere un tumore al Pancreas. Mi sento molto bene, pieno di forze, a parte una piccola influenza che sto curando, e con una volontà incredibile di fare tantissime cose. Sarebbe il caso di fare Chieti-Pescara a piedi, come mi sono ripromesso di fare da tanto tempo. Mi sento allegro e di buon umore; la giornata che si è aperta dinnanzi a me mi promette bene. Domenica scorsa sono andato a Roma per una riunione di condominio e per impegni universitari di mia figlia; ho trascorso quattro giorni altrettanto felici, un piccolo relax di cui avevo bisogno; sono tornato ieri alla mia residenza. Per lunedì 24 settembre è previsto un altro ricovero a Carrara per l'ultimo trattamento di C.T.; la TAC di controllo è prevista invece per il 15-20 Ottobre. Spero proprio che si verifichi il miracolo. Mi è dispiaciuto molto per la morte di Pavarotti che soffriva dello stesso mio male, la cosa mi ha rattristato molto; non sono riuscito, però, a capire se è morto per effetto del tumore o della broncopolmonite che lo aveva colpito negli ultimi giorni della sua vita. Probabilmente la broncopolmonite si era manifestata a causa delle difese immunitarie molte basse verificatesi per effetti collaterali della chemioterapia. Non saprei sciogliere questo dubbio. Carissimi amici e colleghi per adesso vi saluto con la speranza di rivedervi al pranzo dei nuovi pensionati previsto per il mese di ottobre. Ciao... ciao.    Franco.

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28/09/2007

Carissimi, torno a voi per comunicarvi che sto attraversando un periodo di discreto benessere fisico anche se l'esperienza di vita vissuta resta segnata dalla sofferenza morale per questa malattia che non mi abbandonerà mai e che mi porterà dove non vorrei andare. E' dalla fine di agosto che mi trovo in questo stato di gioia, a parte quel piccolo periodo di 7 giorni, compreso tra il 18 ed il 25 settembre, in cui ho avuto piccoli disturbi allo stomaco che sono riuscito a controllare senza assumere medicinali tradizionali. Al solito ho preso quei prodotti omeopatici che mi fanno tanto bene. Mercoledì scorso sono tornato da Carrara dove mi sono sottoposto all'ultimo ciclo di C.T. La prossima settimana farò il richiamo di Gemcitabina presso l'ospedale di Chieti, piastrine permettendo. Il 16 ottobre ci sarà una TAC per verificare lo stato di avanzamento o di regresso della malattia, ed il 22 ottobre una visita per un eventuale ciclo di Radioterapia presso l'ospedale di Aviano. Conoscete le mie aspettative e desideri  e spero proprio che esse vengano esaudite dai signori celesti. Ricordo, all'inizio di questa mia avventura, la disperazione che mi assaliva; ho avuto dei momenti di ribellione, ma questi signori, insieme alle vostre parole ed esortazioni, mi hanno dato il coraggio e la forza di reagire tanto da vedere la mia situazione con un'ottica diversa, ed ho ringraziato tutti anche se la sofferenza mi appare ancora assurda. La malattia ha bussato improvvisamente alla mia porta trapiantandomi nel mondo dei malati; è difficile sopportare questo peso psicologico e fisiologico soprattutto quando si resta soli ed in silenzio. Qualche volta mi sorprendo a piangere ma, a volte, quelle lacrime sono di gioia perchè non riesco ad immaginare cosa sarebbe avvenuto se questa grande battaglia fosse giunta qualche anno fa in concomitanza della vita lavorativa così disordinata che ho condotto. Certo, questa è una esperienza difficile da accettare, ma in quelle ore di silenzio e solitudine trovo anche la forza di reagire e cerco di impregnarmi di una pace e serenità che mi aiutano a liberarmi da ogni incertezza e angoscia. Non mi farò mai prendere dallo sconforto e dalla depressione che considero l'anticamera della fine. Vi ringrazio per il tempo che sprecate per me e vi saluto caramente. Ciao.. ciao.. Franco.

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12/10/2007

      Momenti di dolore e di sconforto arrivano spesso; tutto cade ed anch’io sprofondo nel buio assoluto assieme ai miei pensieri ed ai miei affetti e, mentre cado in burroni infernali, mi pongo delle domande a cui non so dare risposta. Tutto sembra chiudersi davanti a me ma mi sforzo a risalire e, mentre continuo a cadere, cerco di aggrapparmi a qualcosa; mi aggrappo alla mia volontà di vivere, ai miei ricordi lontani ed ai miei congiunti. Penso ai luoghi solitari del mio paese, in mezzo ai monti, tra i fiori profumati, dove da piccolo andavo a giocare. In quei luoghi si spegne lo sconforto e la malinconia che sono in me, come il sole quando tramonta, e mi risento a poco a poco libero di svolazzare tra le cose perdute nel tempo. Mi immedesimo ad un’aquila e mi ricordo che è difficile tornare a volare alto come una volta; cerco di risalire l’abisso, lo smarrimento e non perdo la speranza di farcela. Divento consapevole di molte cose ma non abbastanza sicuro di niente; sono diventato un cervello che non sa più cosa pensa. Ad un tratto sento che qualcosa mi afferra e mi riporta su, sull’orlo del precipizio; ho sentito l’alito della paura passare sopra di me, l’alito che mi ha gelato il sangue. Cerco di trasformare la mia debolezza in forza ed un’ora dopo mi ritrovo intrappolato in macchina o per la strada a parlare da solo; la volontà di vivere si è sbarazzato del terrore ed ora esulta in me. Non c’è stata morte dopo l’improvviso attacco ma solo dolore. Non sono più quello di prima, la pace interiore è stata intaccata e dalle crepe fuoriescono smanie, languori, imprecazioni ed anche pentimenti. Mi viene voglia di sfogarmi e di gridare più forte che posso. Così non si può andare avanti, ma sono felice di essere ancora vivo e libero.

 

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17/10/2007

Carissimi amici, colleghi e voi tutti che, anche occasionalmente, avete avuto la possibilità di leggere ciò che ho scritto in questi miei comunicati, ho da darvi due notizie; valutate voi.

Ecco la prima: giorno 14 ottobre, come da accordi presi in precedenza con alcuni colleghi, ho partecipato alla passeggiata ricreativa fatta tra la stazione di Chieti e quella di Pescara Centrale. Oltre alla mia persona erano presenti: Clivio Antonio, Mancini Patrizio, Marzoli Attilio, Giansante Franco, Villani Michele, De ascaniis Loredana, Paolini Marisa e Colabufalo Giulio ai quali, strada facendo, si sono aggiunti Vitale Marcello e Marzoli Mario. E’ stata una scarpinata di tre ore in una bella giornata di sole all’insegna del buon umore e dell’amicizia. Non mi sono affaticato affatto e sono pronto a partecipare alla prossima se il mio nemico me lo permetterà.

L’altra notizia è l’esito della TAC fatta ieri. Riporto le testali parole.

“TAC TORACE (CON CONTRASTO):  Nel segmento basale laterale del lobo inferiore sn si osserva micronodulo calcifico, riferibile ad esiti. Non si osservano alterazioni della densità del restante parenchima polmonare. Cavità pleuriche libere da versamento. Pervie le vie aeree principali. Non tumefazioni linfonodali in sede ilare né mediastinica.

TAC ADDOME COMPLETO (CON CONTRASTO): Rispetto al precedente esame TC del 17/07/2007, all’odierno controllo persiste immodificato il tessuto neoformato localizzato in corrispondenza della regione testa-istmo del pancreas (dimensioni assiali massime 5,5 cm circa), che mostra tuttora segni di infiltrazione del lobo caudato del fegato, della confluenza spleno-portale e del tronco comune della vena porta, che appare occluso; concomita cavernomatosi portale. Tale tessuto avvolge inoltre a manicotto il tripode celiaco, l’arteria epatica ed il tratto prossimale dell’arteria gastrica sn. Persistono immodificati i linfonodi peripancreatici, delle dimensioni di assiali massime di circa 2,5 cm, e gli altri piccoli linfonodi delle dimensioni inferiori ad 1 cm segnalati in sede pariaortica e lungo le catene iliache esterne. Non alterazioni volumetriche, morfologiche e strutturali a carico della milza, reni e surreni. Nulla da segnalare a carico degli organi pelvici. Cavità peritoneale libera da versamento.” 

Dalle analisi del sangue del giorno prima risulta che l'unico marcatore tumorale con valore superiore alla norma è il CEA, ma tende a tornare entro i limiti (184 anziché 325 di agosto scorso). Voi che ne pensate? Per me si sta avvicinando la fine. Quanto prima il mio nemico di sempre si manifesterà in modo travolgente e sconcertante; ha avuto tanto tempo a disposizione, si è preparato ed ha capito come colpirmi in modo definitivo. Adesso lo sa e cerca di farmelo capire. Non so quando né come si manifesterà ma sta cercando di fermare alla "stazione dei cipressi" il treno su cui viaggio. Il fatto mi rattrista ma non mi sconvolge; per il bene di quelli che mi stanno intorno non cadrò nella depressione e scoraggiamento. Cercherò invece, come ho fatto in tutti questi mesi, di lottare fino alla fine perché io amo la vita e non voglio morire, non sono stanco di vivere e penso di meritare ancora la soddisfazione di conoscere ciò che la vita potrebbe ancora offrirmi. Se il mio cervello non verrà intaccato, se il sole mi illuminerà ancora la strada che sto percorrendo e mi accompagnerà fino alla mia ultima ora e se i vostri incoraggiamenti, assieme a quelli dei miei cari e degli altri amici, continueranno ad essere presenti, vi prometto di mantenere il coraggio, la forza e la volontà di lottare come ho fatto fino ad ora. Spero di essere presente al pranzo dei nuovi pensionati previsto per il 15 novembre, perché vorrei rivedere e salutare ancora una volta tutti coloro con cui ho passato tante ore, belle o brutte, che hanno segnato tanti momenti significativi della mia vita. A presto….  Franco Adorna.   

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30/10/2007

Per visite Radioterapiche sono stato giorno 22 presso il CRO di Aviano  ed il giorno 29 presso l'ospedale di Terni. In seguito alle consultazioni fatte con i medici e tenendo presente del loro parere favorevole, ho deciso per dei cicli di Radiochirurgia, che richiedono un ricovero di 5 giorni, a Terni. Come dicevo qualche mese fa, la Radiochirurgia è una terapia che consiste nel trattare col estrema precisione la formazione tumorale con raggi ionizzati; è molto più selettiva della Radioterapia e dovrebbe dare dei risultati più soddisfacenti. E' meno invasiva, prevede un trattamento di alcuni minuti per cinque giorni e può essere effettuata in affiancamento alla chemioterapia. Il ricovero sarà per il 5 o per il 12 novembre; aspetto che mi chiamino. Per quanto riguarda il mio stato d'animo posso dirvi che niente è cambiato; sono sempre ottimista ed ho ancora le forze per lottare anche se, in quest'ultima settimana, i dolori all'addome ed ai reni si sono presentati con maggiore frequenza ed intensità; mi fanno veramente stare male, mi affliggono ma non mi deprimono perchè ho la mente ancora lucida e riesco ancora a tollerarli. Quando passano mi sento veramente rinascere e mi torna la volontà di continuare. Spero di essere presente al pranzo dei neopensionati del 15 novembre; farò il possibile. Ciao a tutti, a presto...  Franco. 

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18/11/2007

     Carissimi é con vero piacere che torno a comunicarvi qualche notizia che riguarda la mia salute. C'è stato un piccolo periodo di silenzio durante il quale ho sofferto un bel po' poiché i dolori mi hanno sempre perseguitato per circa un mese e si sono intensificati nella prima decade di novembre. Giorno 8 sono stato in Day-hospital presso il reparto di Radioterapia Oncologica di Terni per le operazioni di "Centratura". La centratura consiste nel conformare la massa tumorale e creare una maschera da posizionare, durante il trattamento, sul paziente allo scopo di tenerlo ben saldo, sotto l'acceleratore lineare, per evitare movimenti che potrebbero compromettere l'esito della terapia stessa.

    Giorno 11 ho iniziato il trattamento previsto e, dopo qualche ora, i dolori all'addome ed ai reni si sono accentuati fortemente, tali che al mio ritorno a Roma ero intenzionato a recarmi presso l'ospedale civile di S. Giovanni in Laterano per un trattamento antidolorifico. Nella tarda serata, miracolosamente, i dolori sono cessati e non li ho più avuti neanche nei giorni successivi.

     Poiché questo tipo di terapia non prevede il ricovero ospedaliero, per tutta la settimana, fino al 17, sono stato al mio domicilio di Roma e giornalmente mi sono recato a Terni. La terapia ha avuto una durata di cinque giorni e non mi ha provocato, per ora, nessun effetto collaterale; ora che sono tornato a Chieti mi sento molto bene sono pieno di forze, non ho scottature come qualcuno potrebbe pensare ed il mio ottimismo é sempre presente. Non ho neanche vomito o sensazioni di nausea. Sono molto soddisfatto perché sono riuscito, finalmente, ad avere il trattamento terapeutico che ho desiderato fin da quando sono venuto a conoscenza di questa stramaledetta malattia di cui sono affetto.

     Sapevo, da ricerche fatte su INTERNET, che sarebbe stato indolore, senza effetti collaterali e soprattutto sarebbe stato più selettivo della Radioterapia tradizionale. Non mi voglio illudere ma se la terapia avrà il suo effetto sarà scongiurato anche l'intervento chirurgico. Per ora è stata trattata la formazione tumorale sul pancreàs e in un secondo tempo saranno trattati i linfonodi presenti in quella regione in prossimità del fegato; linfonodi che possono essere trattati solo con altre terapie.

     Fra due mesi circa dovrò sottopormi a nuova TAC per verificare gli effetti della terapia fatta, per ora dovrò solo riposare ed aspettare. Ritorna la grande ATTESA, quello stadio che affianca la vita e si colloca tra la nascita e la morte. Si, si torna a percorrere la famosa circonferenza della nostra esistenza. Aspetterò. Ciao... a tutti un caloroso abbraccio.    Franco.

 

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04/12/2007

 

     Continua il senso di benessere che mi ha invaso dalla fine della prima decade di novembre; tutto mi lascia pensare che l'ultima terapia, a cui sono stato sottoposto, stia facendo il suo lavoro di demolizione della massa tumorale. A metà gennaio, quando rifarò la TAC, vedremo quali sono stati i suoi effetti e quindi come procedere, nei mesi successivi, per la lotta contro i linfonodi presenti nei dintorni del pancreas e fegato.

     Io sono fiducioso, piano piano ho riacquistato  tenacia e sicurezza e, se le mie aspettative saranno soddisfatte, penso che potrò continuare a dare il mio contributo per migliorare questo pazzo mondo e dare qualcosa in più a chi ha bisogno dell'aiuto degli altri. Anche se per ora tutto si sta svolgendo a mio favore, non trascuro assolutamente il lato negativo della malattia; tutto potrebbe capovolgersi e ripercuotersi contro di me; le complicazioni possono arrivare da un momento all'altro. Con questo non voglio darvi l'impressione di cadere nel pessimismo ma, siccome non sto trattando una influenza, queste considerazioni le voglio fare anche se la volontà e la forza di continuare a lottare aumentano di giorno in giorno; non posso farmi prendere alla sprovvista da qualsiasi evento negativo o complicazione, sarebbe una delusione anche per la mia famiglia.

     Mia moglie ed i miei figli sono molto felici per come stanno andando le cose; anche a loro è tornato il buon umore e, in questi primi giorni di dicembre, leggo nei loro occhi una festosa serenità. Anche dalla voce di mia figlia, quando mi telefona (tutti i giorni da Roma), noto una sensazione di vera tranquillità.

     La settimana passata sono stato con mia moglie a Pescara e dintorni a fare spese (non spendo a Chieti); lei era molto felice perchè da tanto non facevamo più shopping in allegria. Sono entrato in un negozio chiedendo un vestito elegante di colore grigio con camicia dello stesso colore ma con tonalità più scura e con cravatta di colore giallo o verde. Alla domanda della commessa: "Per quale cerimonia ti serve?", ho risposto: "Per un funerale". Sia mia moglie che la commessa sono rimaste  dapprima un pò sorprese ma poi avreste dovuto vedere che facce hanno fatto quando ho detto  che il funerale a cui volevo partecipare era il mio. Ve l'ho immaginate un Franco Adorna dentro una bara con vestito grigio e cravatta gialla o verde? Ebbene, non so voi, ma io si. Immaginate la reazione di entrambe? La commessa è rimasta impietrita per un quarto d'ora e mia moglie mi ha rincorso per il negozio con un ombrello che aveva trovato lì vicino. La calma è tornata con l'intervento del proprietario del negozio che, con una mano sulla pancia, non riusciva a trattenersi per le risate. La stessa storia si verificata quando siamo andati a comprare le scarpe ed ho chiesto quelle con fondo non color cuoio ma nero.

     Il Natale si avvicina l'aria diventa più respirabile, la mente si libera dai cattivi pensieri e le persone si predispongono ad essere più buone. A tutti auguro un mese di dicembre carico di buonumore, gioia infinita e la realizzazione di qualsiasi desiderio. Per quanto riguarda, invece, le prossime festività, ci risentiremo fra un paio di settimane per i consueti auguri di Natale e di Capodanno. Ciao a tutti e grazie per aver letto queste righe. Ciao... ciao.       Franco. 

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11/12/2007

Ringraziamenti

       Amici e colleghi carissimi, con tutta la simpatia che nutro per voi e a nome di mia moglie e dei miei figli, voglio ringraziarvi per le manifestazioni di affetto e solidarietà che mi avete mostrato in tutti questi mesi, burrascosi per me a causa della tremenda malattia con cui vado a braccetto e dalla quale non riesco a separarmi. E’ un ringraziamento che mi esce spontaneo dal profondo del cuore ed è doveroso che io lo indirizzi anche alle vostre famiglie, augurando loro un sereno Natale e che il Nuovo Anno porti gioie inattese e la realizzazione di qualsiasi loro desiderio.

       A me le festività hanno portato in anticipo tanta felicità poiché sin dal primo giorno di trattamento a Terni (Radiochirurgia stereotassica), i dolori che mi stavano tormentando da oltre un mese, sono cessati e pare non abbiano nessuna intenzione di tornare: meno male!!! Sto attraversando un meraviglioso periodo di pace e tranquillità e questo mi da l’opportunità di riflettere meglio e di fare tante considerazioni con mente più lucida.

Ho riflettuto a lungo su tutto ciò che mi è successo e su come mi si presenterà il prossimo futuro; tante sono state le considerazioni e i fatti mi hanno portato a fare delle ipotesi, belle e brutte, con sincera obbiettività.

Ascoltate bene!

Sono otto mesi che assumo dosi massicce di prodotti “Omeopatici” per rinforzare le mie difese immunitarie, per stimolare e rafforzare le funzionalità epatiche, gastriche, intestinali ed aiutare tutti gli altri organi a compiere la loro opera. Altre massicce dosi le assumo per creare uno sbarramento all’avanzata della massa tumorale e dei linfonodi presenti nelle regioni pancreatica ed epatica del mio organismo. Tutti prodotti, con proprietà antitumorali, a cui io ho sempre fortemente creduto ma alle quali la medicina tradizionale, (la medicina di stato), non ha mai dato alcuna importanza. Dal mese di maggio ad oggi ho fatto 18 sedute di Ipertermia e 6 di Chemioterapia Locoregionale con cadenza mensile, affiancate da alcuni trattamenti di chemioterapia sistemica orale; ultimamente 5 trattamenti di Radiochirurgia Stereotassica. Ora mi trovo nel pieno delle mie forze, con tanta volontà di vivere e di andare avanti; faccio tutto ciò che facevo prima senza difficoltà e la stanchezza non so cosa sia. A giudicare dai risultati raggiunti e dallo stato attuale della mia salute, oserei quasi affermare che non sono affetto da nessun male anche se, guardando indietro, il 2007 ora mi fa paura.

Le cure ed i trattamenti a cui mi sono sottoposto hanno dato, per ora,  ottimi risultati anche se c’è il rischio che possa ancora manifestarsi tutto il male che una malattia come il Cancro porta con se. Non voglio illudermi ma non voglio neanche dare spazio al pessimismo, però una domanda mi viene in mente e mi martella continuamente generando in me un’infinità di ipotesi e di risposte: “Perché mi trovo in questa situazione di benessere? Per merito di chi o di cosa? Quale è stato il trattamento che ha dato questa svolta positiva alla mia vita?”

Mi viene un maledetto dubbio: “Medicina tradizionale o Omeopatia?” FORSE ENTRAMBE!!!

Io sono propenso più per la seconda ipotesi; credo che, come dicevano i vecchi medici saggi e tanti altri di età più contemporanea, il tumore non va toccato e quindi non operato; non va neanche trattato con la Chemioterapia poiché saranno solo e soltanto le difese immunitarie del paziente stesso a risolvere la patologia neoplastica, portandolo ad una completa guarigione dal Cancro. L'intervento chirurgico, le radiazioni esterne, devono essere considerate soltanto come tecniche o metodiche d'appoggio capaci di eliminare una certa quota della massa tumorale e delle sue metastasi; l'eventuale ed effettiva guarigione del paziente, dal proprio tumore, dipenderà solo e soltanto dalla capacità delle difese immunitarie di riconoscere e distruggere in maniera selettiva e radicale il tumore stesso.

Non voglio annoiarvi con queste mie convinzioni, ma voglio soltanto dirvi un’ultima cosa: “In futuro non so ancora quale sarà il trattamento a cui mi sottoporrò ma, sicuramente, non mi lascerò praticare un’apertura di 25 cm sull’addome per estirpare la maledetta bestia che si è formata sul mio pancreas; il mio nemico sta bene lì; io sopporterò lui e lui sopporterà me. Continuerò la mia lotta a modo mio, sottoponendomi soltanto a quelle terapie che io solo riterrò valide convinto, come sono, che solo con la vostra comprensione e con la vostra solidarietà posso ancora arrivare lontano; esse rappresentano la migliore medicina che un uomo malato come me possa trovare”. Scusatemi se ho urtato la vostra suscettibilità con questi discorsi ma sentivo la necessità di farli.

Nel ribadirvi tutta la mia riconoscenza per la comprensione e i sentimenti che avete indirizzato alla mia persona e che hanno fatto in modo che io affrontassi con maggiore forza e serenità questa mia difficile lotta, vi ringrazio augurandovi, sinceramente, un Natale meraviglioso assieme ai vostri cari e che la “Vecchietta del 6 gennaio” possa portarvi non solo un carretto di felicità e benessere infinito, ma anche un netto miglioramento delle vostre condizioni di lavoro, unitamente ad un nuovo contratto collettivo che soddisfi appieno le vostre aspettative.

 

Ciao a tutti.                           Franco

 

 

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02/01/2008

Continua il periodo di benessere che sto attraversando dopo la radioterapia stereotassica fatta dal 11 al 17 novembre a Terni. Questa è “La Quiete dopo la Tempesta”, come disse Leopardi in una sua nota poesia.

Mi considero un miracolato, credo di essere stato il bersaglio di un beneficio lanciato dal cielo non so da quale Santo; sono tanti i Santi che io adoro, da S. Giovanni a S. Paolo, da S. Luca a S. Nicola.

Desidero tanto che questa situazione continui a durare a lungo, ma non so se ciò possa corrispondere a realtà perché il mio futuro è ancora pieno di difficoltà, enigmi ed incognite. Non vorrei che questo magico momento fosse solo una calma apparente prima dell’uragano, quello spazio temporale che fa presagire l’Inferno; a volte sento la morte che si avvicina.

Sono fiducioso delle mie possibilità e delle cure a cui ho intenzione di sottopormi nei prossimi mesi; non mollerò ma dovrò prendere delle decisioni, a metà gennaio, dopo aver preso visione dell’esito della TAC che dovrò ripetere, aver avuto delle consultazioni con i vari oncologi che stanno seguendo il mio caso e solo dopo aver riflettuto su ciò che gli stessi mi prospetteranno.

Con la fine del 2007 per me si è chiusa una brutta epoca e forse, con il 2008, se ne è aperta un’altra ancora più brutta ma penso, per ora, di aver vinto lo scontro con la bestia anche se è ancora presto per dirlo.

Vivo in un mondo che mi sono creato per stare meglio, lontano dalle schifezze di questo nostro paese ed aspetto un nuovo mondo dove la serietà, la sincerità e la dignità non saranno più considerate difetti.

Vedo il mondo in modo diverso e, come si suol dire, il bicchiere d’acqua o di vino in una tavola imbandita non lo vedo mezzo vuoto ma mezzo pieno; é aumentato in me il senso dell’umorismo e dell'ottimismo perché essi mi portano al di là delle paure e  mi aiutano ad attraversare i momenti più duri.

Pensieri sparsi e preoccupazioni varie mi attraversano la mente ma poi spariscono e mi lasciano in pace; non ammetto la mia debolezza per non correre, altrimenti, il rischio di essere travolto.

Ricordo i tempi più felici, quando la vita era più facile, quando potevo mangiare quello che mi piaceva, prendere il caffè od il gelato, espormi alle intemperie climatiche e della vita, rischiare, correre e stancarmi, urlare di gioia; tutte cose che spero poter ancora fare.

Dopo una visita oncologica fatta questa mattina presso l’ospedale di Macerata, il direttore sanitario si è congratulato con me per aver ben tollerato le terapie effettuate e per lo stato di salute in cui mi ha trovato. Non pensava di trovarmi in condizioni così ottimali ( mi ha dato un 10 con lode) ed ora sfida chiunque a dubitare della mia buona salute e a riconoscermi come uomo malato di cancro.

I previsti effetti collaterali dovuti al bombardamento (a Terni) della massa tumorale con fotoni prodotti da un acceleratore lineare, non si sono verificati, pertanto sono in grado di sopportare le future terapie con maggiore sicurezza. Il magico momento continua; sto veramente bene e mi sento ancora un leone. Resto in attesa dell’esito della TAC del 17 Gennaio.  Ciao… ciao ed ancora Buon Anno.       Franco

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22/01/2008

 

         Buon giorno a tutti, eccomi di ritorno dopo le festività di dicembre e capodanno per aggiornarvi sulla mia condizione attuale. Spero che stiate tutti bene e che la befana vi abbia portato ciò che desideravate. Io non ho avuto ciò che ho chiesto ma, siccome sono un uomo umile, mi accontento lo stesso; l'importante è che stiano in allegria tutti coloro che conosco e coloro che stanno intorno a me.

        Giorno 10 ho fatto le consuete analisi del sangue e, al di là delle aspettative, tutto quadra in maniera incredibile. Tutti i valori sono OK ad eccezione delle piastrine che sono leggermente al di sotto della norma; ma esse non danno preoccupazioni poiché sono la conseguenza dell'ultima terapia (stereotassica)  fatta a metà novembre 2007. I marcatori tumorali sono pure tornati nella norma ad eccezione della CEA che registra un valore di 24 (anziché 0-10) leggermente sopra il limite, ma anch'essa non desta preoccupazioni perché per un uomo malato di cancro che si trova allo stesso stadio in cui mi trovo io, dovrebbe essere completamente sballato (intorno ad un valore compreso tra 500-700). Buon segno che lasciava sperare ad una assenza della evoluzione della malattia.

       Giorno 17 mi sono sottoposto alla prevista TAC al cranio e all'addome. Sarebbe stato troppo bello fare, all'atto della lettura dell'esito, un salto di gioia superiore alla mia statura, ma non é stato così. Si é verificata la stazionarietà della massa tumorale con piccole riduzioni delle dimensioni di alcuni linfonodi presenti nella regione pancreatica, oltre a qualche piccola necrosi della massa tumorale. Riporto integralmente quanto dichiarato nel responso della TAC:

       

        "TC CRANIO (con e senza contrasto):  Non si osservano segni di lesioni espansive intracraniche nè alterazioni densitometriche focali del parenchima cerebrale. Non si osservano impregnazioni di significato patologico. Regolari le dimensioni del sistema ventricolare, degli spazi aracnoidei della volta e delle cisterne della base. Nulla di notevole da segnalare in fossa cranica posteriore.

         TC TORACE (con contrasto): Nel segmento basale del lobo inferiore sn si osserva micronodulo calcifico, riferibile ad esiti. Non si osservano significative alterazioni della densità del restante parenchima polmonare. Cavità pleuriche libere da versamento. Pervie le vie aeree principali. Non Tumefazioni linfonodali in sede mediastinica.

         TC ADDOME COMPLETO (con contrasto): Rispetto al precedente esame TC del 16.10.2007, all'odierno controllo persiste sostanzialmente immodificato il tessuto neoformato localizzato in corrispondenza della regione testa-istmo del pancreas che mostra diametri assiali di 5,7x3,3 cm circa; persistono i segni di infiltrazione del lobo caudato del fegato, della confluenza spleno-portale e del tronco comune della vena porta, che appare occluso; concomita cavernomatosi portale. Tale tessuto avvolge inoltre a manicotto il tripode celiaco, infiltrando l'arteria epatica ed il tratto prossimale dell'arteria gastrica sn. Lievemente ridotti nelle dimensioni (diametro assiale massimo 2 cm circa) i linfonodi peripancreatici e paraortici sn (0,5 cm circa) segnalati nel precedente esame TC. Non alterazioni volumetriche e strutturali a carico della milza, reni e surreni. Nulla da segnalare a carico degli organi pelvici. Cavità peritoneali libera da versamento".

 

        Non so cosa possa farvi pensare questo, ma per me non c'è nulla di cui preoccuparsi eccessivamente. Non c'è stata una piena vittoria ma vittoria c'è stata. Siamo riusciti a bloccare la crescita della maledetta bestia, non c'è stato aggravamento della malattia e ci troviamo nella stessa situazione di dieci mesi fa con la differenza che prima stavo male ora, invece, sto bene; se non è vittoria questa ditemi voi come dobbiamo chiamarla. Si dice che col tempo maturano le nespole, ora sono ancora acerbe, aspettiamo ancora e continuiamo con la nostra tenacia e con la nostra forza a lottare, quando prima ce lo aspettiamo i risultati più evidenti arriveranno. Io per ora continuo a stare bene e non accuso nessun disturbo anche se devo riguardarmi un po', ma per me non è un problema. Non è vittoria questa? Continuerò a prendere i soliti prodotti ed a breve distanza rifletterò su cosa fare successivamente e a quale altra terapia deciderò di sottopormi. Aspettiamo che le nespole diventino un po' più gialle. Franco Adorna per adesso non morirà, potete scommetterci. Vi ringrazio per la sempre cortese attenzione e vi saluto caramente.  A più in là.  Ciao... ciao... Franco.

        

 

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18/02/2008

Ciao, buongiorno a tutti... Sono passati tre anni e mezzo dal 30 settembre 2004, data in cui sono andato in pensione, lasciando sul campo circa 39 di lavoro dipendente. Quel giorno mi ripromisi di cambiare vita, di percorrere un nuovo sentiero e trovare una fontana da cui abbeverarmi per rifocillarmi, riacquistare forza, serenità ed assaggiare i piaceri della vita. Lentamente stavo dando sfogo alle mie aspirazioni e tutto procedeva per il meglio; piano piano stavo riscoprendo il piacere di vivere e di stare in famiglia in tutte i momenti importanti ed anche durante le festività che in passato mi sono mancate. Pensate, stavo perfino riacquistando l’equilibrio del sonno anche se ancora con qualche difficoltà. A distanza di oltre due anni da quella data è successo qualcosa che ha sconvolto la mia vita. Il 3 marzo prossimo sarà il mio primo compleanno di uomo malato di cancro; sicuramente festeggerò, non per ricordare quella bellissima giornata di tiepido sole primaverile e contemporaneamente bruttissima per la notizia che mi venne comunicata, ma perché sono ancora vivo dopo aver superato abbondantemente quei pochi mesi che mi avevano dato e che avrebbero ultimata, spietatamente, la mia esistenza.

Da allora  gli avvenimenti che si sono succeduti sono stati tanti; sono caduto inizialmente nello sconforto e nella paura, paura non di trasferire la mia residenza in una bara da rinchiudere in un loculo adornato di marmo sotto le ombre profumate di quei secolari cipressi che caratterizzano i cimiteri, ma paura di lasciare i miei affetti contraccambiati e soprattutto di lasciare i miei familiari che difficilmente si sarebbero abituati alla mia prematura scomparsa. Tante sono state le terapie a cui mi sono sottoposto per affrontare non solo la tremenda malattia ma anche gli stati d’animo e gli effetti collaterali ad essa legati. Oltre alla Chemioterapia, alla Radio Stereotassica e alle massicce dosi di prodotti omeopatici, un ruolo molto importante hanno rivestito la Musicaterapia, ed i metodi di rilassamento naturali parallelamente alla mia forza di volontà e agli incitamenti ed incoraggiamenti di amici ed ex colleghi a cui devo moltissimo. Tutto ciò mi ha permesso di arrivare fino ad oggi.

Grazie a tutti.

Ora, a distanza di tre mesi dalla Stereotassica fatta a Terni, sto bene, non accuso dolori né disturbi di qualsiasi genere, scherzo rido e mi permetto di fare anche qualche battuta sulla mia malattia. Spero che questo benessere che mi ha assalito continui a durare ancora nei mesi successivi.

Qualcosa, però, è cambiato in me: vedo ciò che mi circonda, ciò che ho conosciuto, ciò che rappresenta la mia città ed altri luoghi a me familiari, ciò che per anni ha rappresentato le mie conoscenze e che hanno caratterizzato la mia vita,  ciò che sono le mie abitudini, i volti  ed i luoghi che guardavo e guardo tutti i giorni, in modo diverso ed a volte in modo sconvolgente, contrariamente a quanto io avrei preferito vedere. Sapete quante volte ho solcato il Corso Marrucino di Chieti? Circa cinquantamila volte in  mezzo secolo, una media di tre volte al giorno. Conosco la sua storia, i lavori di ristrutturazione che si sono avvicendati in tanti anni, ogni mattone delle case che si affacciano su di essa e la vita che in essa si è vissuta. Ebbene, sapete una cosa? Adesso quando il mio sguardo, da Piazza Valignani ( il Pozzo), attraversa quel Corso, tanto amato, e va a stagliarsi in lontananza sulla Majella imbiancata di neve e quando, da Piazza della Trinità, attraversa le settecentesche case di Porta Napoli andando a fermarsi sul Gran Sasso che al tramonto proietta la sua ombra su Chieti, tutto mi appare strano e tutto mi sfugge mentre, fra i mille pensieri, una voce strana, proveniente non so da dove, mi fa notare che ciò che ho dinnanzi a me non mi appartiene più perché sto per far parte di un altro mondo. E allora cammino e penso, ascolto i miei pensieri e rifletto, ma non capisco. La confusione si impadronisce di me ed io continuo a camminare e guardare lontano, dove si perdono le case, dove gli alberi di via IV Novembre diventano tremanti e continuo a riflettere e a ricordare. Mentre la tristezza mi assale e mi scoraggia vedo la felicità degli altri e mi viene quasi da piangere e camminando dico: “perché questo?....  dove ho sbagliato?.... questo è il preludio di quel triste avvenimento.... voglio restare…. ma chi me lo fa fare a pensare e ad ascoltare?....  ”

Guardo in faccia alla realtà e a ciò che mi può accadere; prima o poi per tutte le cose arriverà la fine e, consapevole di questo, cerco di vivere nel miglior modo possibile, mi rassereno la vita che mi resta e cerco di godermela un po’ di più concedendomi anche qualche piccola soddisfazione per distrarmi dai cattivi pensieri. Non penso alla morte per non scavarmi la fossa e per non morire prima del tempo; in ogni caso, la morte non è la fatale distruzione della vita ed il buio eterno, non è la fine di una disperazione o di una situazione negativa insostenibile ed immodificabile, non è la liberazione da ogni tipo di conflitto o sofferenza, ma é l’unico mezzo per ritrovare gli affetti perduti e consolidare quel ricongiungimento con i propri morti e con i propri familiari che sembra impossibile e definitivamente negato; dopo la morte si continua a vivere se si resta nei ricordi dei propri cari. La vita ha un senso solo perché c’è la morte, e l’assurdità è vivere per morire. La vita è una malattia che si contrae per via sessuale e che porta inevitabilmente alla morte; il cancro altro non è che un effetto collaterale della vita; è una condanna a morte che non si sa quando viene eseguita. Qualcuno ha detto che c’è chi viaggia in 1° classe e chi in 2° classe; ci sono, però, anche quelli che viaggiano in 3° classe, ma per loro la morte è la prima tappa da fare dopo una vita travagliata.  Anch’io ho avuto in passato le mie sventure, ma ci sono quelli che durante la loro vita hanno avuto solo sventure, dispiaceri e disgrazie. Sembra incredibile, ma ci sono quelli a cui è stata data solo la possibilità di passare per il giardino dei cibi proibiti, percorrere la strada del demonio, attraversare il ponte e le gole degli impiccati per raggiungere, infine, con la passeggiata del diavolo attraverso la valle dell'inferno, il bosco dei suicidi. Io non so dove collocarmi, ma forse sto viaggiando in 2° classe di quel treno che, per un piacevole errore del macchinista, non ha effettuato fermata nella stazione dei cipressi.

Il tumore, però, non è una influenza, è una malattia tremenda, che porta angoscia e sgomento a chi ne viene colpito ed anche a quelli che gli stanno vicino; non ci si può aspettare un risultato tranquillizzante in pochi mesi di cura; il tumore è una malattia che va combattuta senza sosta, costantemente e per tutti i giorni che il malato avrà dinnanzi a se. Rilassarsi un attimo potrebbe rappresentare un grave errore che si può pagare con la vita, annullando anche quella piccola possibilità che il malato ha di migliorarne la qualità.

Io mi trovo contento così, con quel piccolo risultato che ho avuto senza devastarmi molto. In effetti ho fatto delle cure pesanti, ho assunto delle bombe vere e proprie senza avere effetti collaterali devastanti; grazie alla mia costituzione fisica ed al mio morale che la solidarietà degli altri ha tenuto sempre alto, il mio organismo non è uscito menomato da quelle cure.

Mi sono abituato alla compagnia del mio nemico e forse è per questo che non mi fa più paura; non mi spaventa affatto, e questo non vuol dire che sono incosciente e non mi rendo conto a cosa vado incontro; so benissimo che in un attimo può capovolgersi tutto, succedere il finimondo e, con un sol colpo, la morte può farmi trapassare quel maledetto fiume Acheronte, tanto decantato da Dante, e portarmi lì dove non voglio proprio andare. Il segnale può diventare rosso da un momento all’altro ed il treno sarà costretto ad effettuare quella fermata straordinaria, non voluta, alla stazione dei cipressi; in questo caso il treno non ripartirà se non scendo; sarò costretto a percorrere a piedi quel lungo, fresco e tenebroso viale alberato che mi porterà dai miei avi. Carissimi amici e colleghi, non preoccupatevi per questo e cercate di mantenere i singhiozzi come faccio io; ho fatto i dovuti accertamenti e prove prima della partenza e quando il treno passerà per quella stazione proseguirà ancora una volta la sua corsa. Il macchinista, che si chiama Vita, forse non fermerà neanche al prossimo giro.

Giorno 7 febbraio sono stato a Verona per una rivalutazione del mio stato di salute; i chirurghi dicono che, per ora, non c’è spazio per un intervento chirurgico  (con mia grande soddisfazione perchè non voglio arrivare a questo) poiché la massa tumorale è rimasta stabile e pertanto non è possibile procedere in tal senso. Giorno 14 febbraio sono stato, per un’altra visita, presso l’Oncologia di Chieti per una eventuale terapia di mantenimento. Per questa devo ancora aspettare poiché il mio organismo necessita di altri giorni per riprendersi dalle mazzate subite con le precedenti terapie; ho chiesto, però, di essere valutato dal San Raffaele di Milano per una eventuale successiva TOMOTERAPIA. Ho spedito la mia richiesta ed aspetto che gli esperti di quest’ultimo Centro mi diano una loro risposta. Per ora la mia terapia è solo OMEOPATIA MUSICA E LUNGHE PASSEGGIATE:

Ciao... a tutti voi un caloroso spontaneo abbraccio.  Franco.

 

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    22/03/2008

       Carissimi colleghi ed amici è passato oltre un mese dalla mia ultima comunicazione; molti di voi mi rimproverano, con tono amichevole/affettuoso, per averli tenuti sulle spine perchè preoccupati per il mio silenzio. Mi scuso per questo ma vi assicuro che non c'è stata malafede da parte mia. Il silenzio è dovuto principalmente al fatto che non ci sono state novità di rilievo circa il mio stato di salute.

       In verità qualcosa si è verificato; dall'inizio del mese ho incominciato ad avvertire piccoli disturbi allo stomaco e all'addome, come sensazioni di pienezza o gonfiori, che si sono protratti, con piccolissimi aumenti di intensità, fino ad oggi. Qualche volta ho avuto anche delle brevi fitte ai reni e di notte indolenzimenti all'addome superiore in corrispondenza dello Sterno. Disturbi che non mi hanno fatto penare, tanto è vero che non ho assunto nessun tipo di medicinale, anche se continuo ad assumere senza interruzioni prodotti omeopatici. Quindi niente di particolare o eccessivamente allarmante. Io continuo ad essere di buon umore, ho un bel colorito roseo e, lasciatemelo dire, penso di essere anche un pò più bello di qualche anno fa.

      Tutti quelli che mi conoscono si meravigliano delle mie condizioni e quando mi vedono durante le mie lunghe passeggiate, stentano a credere ai loro occhi perché sono a conoscenza della gravità della mia malattia e dello stadio in cui si trova. Anch’io sono sempre cosciente di questo e continuo la mia lotta con tenacia e decisione con la speranza di fare ancora molta strada; questa speranza dà sapore al mio presente perchè rappresenta una grande forza che dà le ali al mio entusiasmo, mette slancio alle mie idee, alle mie decisioni ed alle mie iniziative. La speranza promuove la vita, poi se deve esserci quel crollo che deciderà il mio trapasso è perché lo ha voluto quel Signore Potente, padrone di tutte le cose; io accetterò la sua decisione con rassegnazione ma non sarò contento perché penso di meritare qualche altro anno di vita. Se dovesse succedere l'irreparabile lascerò dietro di me una lunga scia di dolore. 

       La scorsa settimana mi hanno fatto i prelievi e dalle analisi del sangue tutto è risultato invariato rispetto al mese precedente; l'unico marcatore tumorale sballato non è rientrato ancora nella norma e neanche le Piastrine si sono riavvicinate ai minimi, ma questi due valori non destano preoccupazioni, confermano solo la stazionarietà della evoluzione della malattia; stazionarietà che mi è stata anche confermata da una ecografia epatica fatta il 21 marzo. Ricordate poi che ho chiesto una valutazione dei medici del Centro Tumori S. Raffaele di Milano per una eventuale TOMOTERAPIA? Ebbene costoro da un attento esame delle carte contenute nella mia pratica, hanno dato il loro parere confermando quanto mi è stato già detto dai medici che mi seguono costantemente.... aspettare.... aspettare.... E noi aspetteremo con pazienza e animo sereno, tenendo sempre sotto controllo quei dati importanti che possono denotare una ripresa evolutiva della massa tumorale, e sempre pronti ad adottare i dovuti provvedimenti terapeutici.

      Come dicevo all'amico Giancarlo Mincone in una mail a lui indirizzata, il Signore dell'Attico non mi garantisce una lunga vita ma, in un sogno fatto qualche giorno fa, mi ha fatto capire che sta cercando una soluzione per farmi arrivare al prossimo Natale. Egli è l'Essere Perfettissimo che deve difendere la Sua Reputazione, non può apparire ingiusto agli occhi del mondo e deve distribuire i Suoi Miracoli con equità e giustizia. Io penso che una soluzione la troverà senz'altro e se ha deciso in questo senso è perchè ha voluto farmi capire che merito un secondo miracolo. Io spero in questo e in attesa che questo si verifichi continuo ad adorarLo.

      Dimenticavo di dirvi che non dovete preoccuparvi se scrivo con meno frequenza; se dovesse succedermi qualcosa che me lo impedisce ricordate che c'è sempre qualcuno che lo farà per me e vi informerà.

     Carissimi amici e colleghi, domani è Pasqua e la festeggio assieme ai miei consuoceri; lunedì dell'Angelo, invece, ho degli importanti impegni gatronomici con altri parenti ed amici; a voi tutti auguro di trascorrere con serena felicità queste feste così importanti dell'anno che rappresentano la Passione del nostro signore Gesù Cristo. Auguri tantissimi a tutti...  Ciao... Ciao... Franco. 

 

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16/04/2008

       Ciao a tutti, la presente per comunicarvi che ci sono state delle novità riguardanti la mia salute ed il mio stato d'animo.

       Innanzi tutto una ecografia, effettuata a distanza di qualche giorno da quella del 21 marzo scorso, evidenzia e conferma la stazionarietà della massa tumorale, ma denota anche qualche complicazione a carico del fegato. Questo organo, in disordine ed un po' ingrassato, se la prende con me e ha deciso di entrare in sciopero e di non assolvere a pieno alle sue funzioni. Questa seconda ecografia a breve distanza dalla precedente si è resa necessaria perchè i piccoli dolori che avvertivo all'altezza dello stomaco e del basso ventre e che a volte si irradiavano verso i reni, si sono intensificati e mi hanno creato qualche problema. Le analisi del sangue eseguite a fine marzo hanno evidenziato un aumento del GAMMA GT, del GOT e del GPT che hanno destato e destano ancora preoccupazioni perchè indicano una eventuale intossicazione del fegato dovuta non so a cosa, forse a qualche alimento a me vietato o a precedenti terapie. Scongiurando le indesiderate metastasi ed una eventuale epatite in atto, aspetto l'esito di alcuni enzimi epatici che avrò a giorni; per ora sto solo facendo una cura per migliorare le funzionalità epatiche; ho già ripreso le trattative per rientrare in sintonia con il mio fegato e, soprattutto, per fargli capire che non l'ho mai trascurato e che ci tengo molto a soddisfare le sue richieste e a tenerlo in buona salute. Una nuova cordata (sanitaria e non politica) di prodotti omeopatici, mi aiuterà in questo senso.

       Per quanto riguarda il mio stato d'animo vi faccio notare, invece, che è sempre forte in me la volontà di lottare contro la maledetta Bestia e combatto con l'estrema convinzione e con l'aspirazione di arrivare con dignità, alla fine di questa mia triste storia, comunque vada a finire. Però alcuni  episodi, che si sono verificati e continuano a verificarsi nel mondo in cui vivo tutti i giorni, hanno creato in me una situazione di intolleranza e modificato i sentimenti che nutro verso alcune istituzioni sia comunali che statali. SONO INCAVOLATO..... Si avete capito bene: SONO INCAVOLATO.....  Ma forse mi sbaglio, non sono incavolato, sono TERRIBILMENTE IMBESTIALITO , INDEMONIATO (ma forse è meglio dire ASSATANATO) per la presenza di scarsa preparazione professionale, scarsa volontà di lavorare, abusivismo e mancanza di sensibilità all'interno di tanti uffici pubblici, sia amministrativi/finanziari che sanitari e giudiziari. Presenza di tante facce di bronzo che meriterebbero essere immerse in quella melma che troviamo nel mezzo degli orinatoi per muli.

      Sono incavolato perchè da oltre un anno sono costretto a subire e vivere un mondo che cerca di intaccare la mia stabilità mentale e fisica, le mie passioni, le mie volontà, i miei desideri, i miei comportamenti e le mie abitudini. Un mondo che mi è stato sempre vicino, che mi ha sempre sfiorato ma che non ho mai profanato perchè non l'ho mai cercato, anzi l'ho sempre ripudiato e dal quale mi consideravo refrattario. 

      Sono incavolato perchè questo mondo schifoso, che annulla la personalità di chi vi è immerso, non offre nessuna possibilità di uscita e costringe chi lo vive ad atteggiamenti e comportamenti non voluti. Sono anche incavolato perchè questa zozza società, che malgrado tutto ho sempre democraticamente rispettato ed accettato, non fa nulla per migliorare questo mondo, così crudele, benché ne abbia le possibilità. Una società che ti offre solamente delle soluzioni tanto incerte quanto ortodosse ed incredibilmente distruttive per te, la tua famiglia e per quelli che ti si avvicinano; soluzioni che fanno parte di protocolli che danno piccolissime speranze e pochissime garanzie a prezzi decisamente molto elevati. Sono incavolato perchè pago, come tutti, per una società che cerca disperatamente di colpirti accarezzandoti, ti colpisce con i fiori e poi ti sorride facendoti credere che ti vuole bene al solo scopo di tenerti prigioniero e renderti mansueto; occupa tutto il tuo tempo, ruba le tue idee, la tua mente e, a volte, pur mettendoti in una situazione di apparente benessere, ti distrugge e ti uccide.

     Sono incavolato per l'incapacità di alcune istituzioni e perchè siamo costretti a subire l'adattamento ed adeguamento a disposizioni sbagliate, a leggi inutili e ad interpretazioni inesatte delle stesse. Incavolato per l'arroganza delle autorità civili e militari, che maggiormente dovrebbero garantire i tuoi diritti, per le loro errate procedure  amministrative, civili e penali e per i loro spudorati abusi contro cui nulla puoi e che offendono ed oltraggiano l'intelligenza e la serietà delle persone oneste. La sensazione e percezione dell'ingiustizia, il bisogno e la necessità di trovare una soluzione, creano in me un sentimento che mi spinge alla ribellione contro quella situazione insopportabile e contro tutti coloro che la tollerano. 

      Sono incavolato anche con l'attuale corpo dei vigili urbani della mia città, un corpo, a mio parere, tanto inutile quanto insignificante per la sua inefficienza, che rappresenta una spesa che incide enormemente sul bilancio comunale e che non ripaga. Un corpo che non è di nessun aiuto ed utilità per la cittadinanza e che non si accorge e non fa nulla per creare quelle premesse per disapplicare ed eliminare la illegittimità di alcune delibere sindacali che ugualmente ed ingiustamente pretende di far rispettare.

     Sono fortemente incavolato con questo corpo (e con il suo comandante) perchè parcheggia le proprie auto dinnanzi ai passi carrai, sui marciapiedi e a distanza inferiore a cinque metri dalle intersezioni stradali dove confluiscono due o più correnti di traffico.

                  

     Sono anche incavolato con quei vigili che il 10 aprile 2008 alle ore 18,30 circa, hanno parcheggiato la loro auto di servizio dinnanzi agli accessi di due miei locali impedendomi di entrare, e sono anche incavolato con gli uomini designati che, dopo il loro intervento, anziché rimuovere l'auto della polizia urbana hanno rimosso un'auto poco distante, parcheggiata in un'area dove non vige la rimozione forzata.

     A volte sono talmente incavolato che non mi viene più voglia neanche di avere ragione, e se qualcuno mi da ragione, resto ugualmente incavolato finché non vedo la soluzione.

    Sono incavolato per la cattiva educazione della gente e soprattutto dei più giovani, coloro che un domani dovrebbero rappresentare il nostro futuro, incavolato per la delinquenza, anche di ordine burocratico, che regna in questo mondo in cui sto vivendo e dove devi stare costantemente sveglio per non essere sopraffatto. Sono incavolato dovunque vado e dovunque sono.

     Ma   .

      La mia incavolatura è una reazione del tutto naturale ed inevitabile ai fatti che viviamo tutti i giorni ed il semplice motivo che gli altri non si incavolano, mi fa incavolare ancora di più. Io non riesco a fingere, voglio vivere le mie passioni e non posso reprimere ciò che provo di fronte alle ingiustizie, di fronte alla stupidità e di fronte a tutto ciò che può farmi incavolare.

     Rivendico il diritto di essere incavolato di fronte a questi fatti e di mostrare o di mascherare questo mio stato d'animo come meglio credo, di mostrarlo con un sorriso ironico ed a volte anche di vestirmi a festa. Pretendo anche che gli altri non mi condannino perchè a volte perdo la pazienza; anche a loro capita di perdere le staffe per un motivo qualsiasi. Ho il diritto di essere incavolato e nessuno deve intervenire, disturbare od interferire neanche per il mio bene; gli altri devono lasciare che il mio sentimento sbolli con naturalezza e vada via così come è venuto; perchè solo così può prevalere il dovere di non essere violento con gli altri e di non fare del male a qualcuno.

      Quando sono incavolato sento il desiderio di urlare e di essere lasciato in pace, di essere anche rispettato perchè la mia incavolatura deve essere considerata come una forza che mi costringe ad offrire uno spettacolo non piacevole (ma ognuno ha la possibilità di girare la testa altrove), e non mi va che qualcuno mi dica: "incavolarsi non serve a niente, incavolarsi è un segno di debolezza ed è infantile". Io riesco a controllare la mia incavolatura e la smaltisco in poco tempo. Di questo ne vado orgoglioso.

      Quando sono incavolato ho il diritto di urlare e di spaccare tutto purché io lo faccia senza rompere i timpani a chi è vicino a me e senza distruggere ciò che appartiene agli altri. Urlare penso che sia il modo migliore per sfogare l'incavolatura e far capire agli altri che in quei momenti non devono intervenire perchè non si sta facendo male a nessuno. Anche spaccare qualcosa, a volte, si rivela molto utile perchè sono tante le cose abbandonate in ogni dove che si possono distruggere. Facendo così l'incavolato subisce una trasformazione esistenziale, esaurisce la sua forza distruttiva, si sentirà appagato e tornerà ad essere buono ed equilibrato senza generare liti o violenze contro gli altri. Ricordiamoci che l'incavolato ha quasi sempre ragione.

      Ora vi lascio perchè sento la necessità di andare a sbollire la mia incavolatura.

 

Ciao... vi saluto con affetto.  Franco

 

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27/04/2008

     Novità in arrivo. Ho smaltito l'incavolatura, di cui parlavo nella precedente comunicazione, ma resta sempre forte in me la convinzione che alcune istituzioni dovrebbero essere abolite (soprattutto il corpo dei Vigili Urbani di Chieti) e dare maggiore autorità ad altre. I dolori all'addome si sono intensificati e si ripresentano puntualmente verso fine giornata, a volte prima, costringendomi ad assumere l'antidolorifico omeopatico che ho sempre preso (PC 28 Plus). I valori del GOT e GPT sono tornati alla normalità; il GAMMA GT, invece, è ancora al di sopra della normalità ma tende a scendere; gli enzimi epatici, di cui aspettavo l'esito delle analisi, non mostrano epatiti in atto, il marcatore tumorale CEA è in leggero aumento. Il 24 mi sono recato presso l'ISTUTO TECNOLOGIE AVANZATE BIOLOGICHE per una Risonanza Magnetica con contrasto allo scopo di avere un quadro più chiaro sul mio stato di salute, l'esito mi sarà riconsegnato giorno 02 Maggio. Ieri 26, invece, sono stato a Mantova dall'oncologo che mi ha tenuto in cura a Carrara con i sei cicli di chemioterapia il quale, da un esame della mia documentazione, sospetta una ripresa dell'attività della malattia. Tante sono state le sue valutazioni e diverse le terapie che mi ha prospettato e a cui potrei sottopormi. Tenendo presente che con la Radioterapia stereotassica fatta a novembre scorso, si è contrastata con maggiore efficacia l'avanzata della Bestia, egli considera la possibilità di ripetizione di detta terapia. Attenzione, però: siccome con la prima mi sono sottoposto ad un bombardamento con fotoni di energia di 5MV e me ne sono stati somministrati 30 Gy, la seconda terapia dovrà prevedere la stessa intensità ma non più di 20 Gy poiché la somma delle due somministrazioni non può essere superiore ai 50 Gy. Egli però prende con maggiore considerazione la terapia della Radiofrequenza o Termoablazione. Questa terapia, per quanto riguarda il mio caso, consiste in un intervento chirurgico che non prevede la resecabilità del Pancreas che, come ho sempre detto, non è possibile fare perchè il tumore ha avvolto a manicotto il tripode celiaco, ma prevede ugualmente un'apertura (che si estende dallo sterno fino all'ombelico) allo scopo di prendere il Pancreas e colpirlo con  raggi tipo laser emessi da speciali aghi che bruciano le cellule malate. A tal proposito mi rimanda per una visita specialistica presso l'ospedale di Verona allo scopo di accertare la reale possibilità di esecuzione di quest'ultima terapia. Subito dopo l'esito della Risonanza Magnatica fisserò un appuntamento a Verona e se ci sarà parere favorevole, l'intervento sarà fatto a Peschiera del Garda dopo le dovute attese per interventi ad altri pazienti già in  lista. Non avendo altro di cui aggiornarvi vi saluto caramente e..... ABBASSO I VIGILI URBANI di Chieti. Ciao... Ciao... Franco.

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10/05/2008

        Ciao a tutti e grazie a coloro che in questi ultimi giorni mi hanno telefonato per sentire di persona la mia voce e grazie a tutti coloro che in un modo od un altro mi hanno dato la possibilità di consumare, insieme a loro, un caffè od aperitivo al bar. Mi scuso anche i colleghi neo pensionati per non essere stato presente al buffet offerto per festeggiare il loro pensionamento; mi è dispiaciuto tanto perchè da tempo avevo dato per scontato la mia presenza e il mio desiderio di consumare, assieme a loro, quel panino alla porchetta.

        La Risonanza Magnetica ha detto la sua: Conferma per tutto il pancreas la stazionarietà della malattia e in piccola parte una ripresa dell'attività con un lieve aumento delle dimensioni  della massa tumorale in corrispondenza delle vie biliari. Per quanto riguarda la Termoablazione a Radiofrequenza, che avevo preso in considerazione per il proseguimento delle cure, non è possibile farla perchè non darebbe nessun risultato positivo al mio problema anzi, secondo lo specialista, che ho consultato a Verona, mi debiliterebbe solamente.

       L'aumento della massa tumorale incomincia a comprimere le vie biliari, pertanto si rende necessario un intervento immediato per posizionare uno Stent all'interno del coledoco. Il coledoco è il dotto originato dall'unione tra il dotto cistico che origina alla cistifellea e il dotto epatico, che origina dal fegato e sfocia nel duodeno, esso decorre nel legamento epato-duodenale al davanti della vena porta e lateralmente all'arteria epatica. Il coledoco è il condotto che versa la bile nell'intestino tenue. Potete capire benissimo che con la compressione di questo condotto la bile trova difficoltà a defluire e a svolgere la sua funzione; il malato, a breve scadenza, viene colpito da ittero con tutte le conseguenze che ne derivano.

       Alla luce di tutto questo lunedì 12 sarò ricoverato alla Patologia medica del Policlinico di Chieti e martedì 13 lo Stent sarà posizionato. Certamente ci saranno dei rischi perchè si va a toccare anche la massa tumorale, e questo non si sa che cosa potrebbe scatenare, ma voi sapreste dirmi quale soluzione dare ai tanti interrogativi? Penso di no. Secondo voi chi potrebbe darmi una indicazione più precisa su cosa fare? Secondo me nessuno se ne assumerebbe la responsabilità. E allora?..... Due o tre giorni di ricovero e sarò nuovamente a casa. Ciao, un caro saluto a tutti ed un arrivederci a presto.   Franco.

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20/05/2008

      Eccomi di nuovo per informarvi di quanto accaduto nei giorni precedenti e quali sono le previsioni ed impegni per i prossimi.

      Come già preannunciato, giorno 13 sono stato sottoposto ad E.R.C.P. (tecnica con la quale si definisce il posizionato di uno Stent nel coledoco). Dopo l'attraversamento dell'esofago e dello stomaco si è documentato: papilla duodenale nella norma per sede e morfologia. Dopo l'incannulamento del coledoco con filo guida, si è eseguito l'opacizzazione delle via biliari  extra ed intraepatiche. La stenosi presente a livello del coledoco distale misura cm 4. Si è eseguita la sfinterotomia e posizionamento di Stent metallico espandibile tipo Wallstent delle dimensioni di mm 10 x 60. Buono il drenaggio nel duodeno al termine della procedura.

       Giorno 14 è stata effetuata una ENDOGASTRODUODENOSCOPIA di controllo. Il Duodenoscopio è stato spinto fino alla seconda sezione duodenale dove si è osservata la protesi metallica, precedentemente posizionata, che sporgeva dalla papilla di Vater (confluenza della parte finale del coledoco e del dotto pancreatico). Al fine di evitare lesioni da decubito, i medici hanno eseguito una parziale resezione dello Stent mediante Argon Plasma Coagulator. E' stato eseguito il recupero del frammento in endoscopia ad ottica frontale. E' stata notata, a livello del bulbo duodenale, tra volta e parete anteriore, la presenza di ulcera notevolmente approfondita, con fondo ricoperto da fibrina frammista a materiale necrotico, da cui si evidenzia un modico gemizio ematico. In virtù di questo è stata eseguita una infiltrazione perilesionale con adrenalina diluita 1:10000. si è notata anche la presenza di gavoccioli varicosi esofagei non protrudenti, di colore biancastro, senza ematocisti: La diagnosi è stata: Ulcera duodenale sanguinante sospetta per infiltrazione neoplastica (sanguinamento Ib sec. Forrest); esiti di sfinterotomia con protesizzazione del coledoco; varici esofagee di 1 grado.

       Terapia: Mepral 20 mg una capsula al mattino. Controlli ogni 15 giorni degli indici di colestasi, della funzionalità pancreatica e dell'assetto emocromocitometrico.

        Dopodomani 22 sarò a Roma, presso la clinica "Villa Flaminia" per una visita oncologica e giorno 27 maggio, sempre a Roma, presso l'ospedale "I Gemelli" per una PET. Dopo quest'ultimo esame, necessario per stabilire lo stato di avanzamento del tumore, decideremo eventuali successive terapie da fare.

        Anche se il mio stato d'animo è rimasto quello che era in passato, anche se la mia volontà non è stata ancora intaccata, anche se il mio desiderio è ancora quello di continuare la lotta contro quella maledetta BESTIA chiamata CANCRO, penso, e qui vorrei sbagliarmi, la situazione si fa sempre più difficile e preoccupante. Dovete sapere che nonostante tutti gli sforzi per contrastare la malattia, la bestia si fa notare in qualsiasi momento della giornata e sotto qualsiasi forma. La notte, ad esempio, anche dopo un sonno tranquillo e riposante, sembra che qualche estraneo è presente in casa e ti guarda assiduamente, qualcuno che è lì ad aspettarti. E allora mi alzo vado in cucina, bevo qualcosa, mentre la bestia continua a guardarmi, e ritorno subito a letto. Non ha capito che non mi fa ancora paura. Quando mi renderò conto che non ci sarà più nulla da fare e che qualsiasi mio tentativo di prolungare la mia esistenza non risulterà più efficiente cercherò di prepararmi, anche fisicamente al doloroso evento.

        Certo mi piacerebbe puntarmi sul Pancreas un fucile da caccia (di quelli che creano una rosa di 10 cm) e premere il grilletto al solo scopo di ammazzare il CANCRO. Non preoccupatevi questo non succederà. Ho detto mi piacerebbe sparare al Cancro ma non posso rovinare il mio corpo in questo modo; Voglio arrivare sano lassù. Tenete sempre presente che insieme a me morirà anche il mio nemico ed assieme a me sarà rinchiuso in quella bara di zinco, perciò state tranquilli; in ogni caso c'è ancora tempo per morire.  

         Vi ringrazio ancora una volta per l'attenzione che mi prestate ed arrivederci a presto.            FRANCO.

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22/06/2008

          Dopo la visita medico-nucleare fatta il giorno 27 presso la Facoltà di Medicina e chirurgia Agostino Gemelli di Roma, i medici hanno verificato la fondatezza della richiesta "F-FDG PET-CT Corporea". L'acquisizione PET è stata eseguita dopo circa 60 minuti dalla somministrazione endovenosa del radiofarmaco ed in modalità 3D.

          L'acquisizione TAC è stata eseguita con tecnica spirale multistrato low-dose ed i dati ottenuti sono stati utilizzati anche per la correzione per l'attenuazione. L'esame PET-TAC globale corporeo ha messo in evidenza aumentata attività metabolica in corrispondenza della neoformazione espansiva localizzata a livello della regione testa-istmo del pancreas, adiacente al lobo caudato, alla parete posteriore dell'antro gastrico e al duodeno, con dimensioni massime sul piano assiale di 5,7cm x 3,3cm e con SUV massimo di 7,2.

           Aumentata attività metabolica è inoltre evidente in corrispondenza di alcuni linfonodi localizzati in sede peripancreatica e di un linfonodo localizzato in sede para-aortica sinistra.

            Non ulteriori immagini caratterizzate da aumentata attività metabolica nelle restanti regioni corporee esaminate.

            In linea collaterale si segnala, posteriormente al muscolo trapezio di sinistra una formazione ovalare, con aree a densità francamente adiposa, delle dimensioni di 3,5 cm non captante il tracciante metabolico compatibile con lipoma.

            Si conferma, quindi, la presenza di patologia neoplastica nelle sedi sopra descritte.

            Giorno 30 maggio, presso l'ospedale di Guardiagrele, allo scopo di facilitare la somministrazione di farmaci chemioterapici, mi è stato posizionato anche un PORT-A-CATH nella vena succlavia destra.

            Alla luce di quanto riportato nel referto ho iniziato, il 04 giugno, il primo ciclo di chemioterapia sistemica secondo il protocollo "FOLFIRI" presso l'ospedale di CARRARA. Effettuato anche il secondo ciclo in data 18 e 19 giugno. Altri cicli seguiranno ad intervalli di quattordici giorni, sempre a Carrara ed almeno fino a fine luglio. Questo tipo di terapia mi sta procurando un'infinità di effetti collaterali: dolori addominali, diminuzione dei globuli bianchi e piastrine. I dolori sono sempre più difficili da controllare e mi fanno stare male tutti i giorni per l'intera giornata. Cerco di sopportare ma vi dico che la situazione è veramente devastante e si fa sempre più difficile. Spero di avere un miglioramento fisico alla fine dell'intero ciclo della terapia prevista.

            Probabilmente ad agosto sarò sottoposto a TERMOABLAZIONE (o Radiofrequenza) presso l'ospedale di Peschiera del GARDA. Una tecnica che consiste nel bruciare, con degli appositi aghi, la massa tumorale dopo aver praticato un'apertura nell'addome superiore allo scopo di raggiungere fisicamente il pancreas. Questa tecnica dovrebbe ridurre notevolmente la massa tumorale (80-90%) e se ciò si verificherà si procederà all'intervento chirurgico vero per la resezione totale del tumore. Si prevedono, pertanto, due interventi chirurgici che francamente mi mettono un pò di timore addosso. Potrei lasciarci anche le penne. Cosa fareste voi? Io, se necessario, correrò anche questo rischio e farò quanto previsto perchè so che tanti tifano per me.

             Mentre scrivo queste righe accuso i soliti dolori; sono insopportabili e continui ma cerco di concentrarmi sulla partita Spagna-Italia che sto guardando assieme a mia moglie.

             Giovedì 26 cercherò di essere presente al rinfresco che offrirà il collega Di Giammatteo. Per ora vi lascio con la promessa di continuare a tenervi aggiornati sul mio stato di salute.   Ciao a tutti.  Franco.  

 

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01/08/2008

            Carissimi amici, parenti, conoscenti vicini e lontani e tutti voi che in un modo o nell'altro vi siete interessati a me ed alla malattia che, da oltre un anno, mi sta martellando senza tregua,

dopo tanto tempo torno a scrivere qualche riga, per aggiornarvi sulla situazione e sugli avvenimenti che si sono verificati in questo ultimo mese.

           Dovete saper che il 04 luglio mi sono recato a Carrara per il terzo ciclo di chemioterapia sistemica associata ad ipertermia; tutto si è svolto regolarmente senza effetti collaterali e, tornando a Chieti il giorno dopo, ho anche guidato fino a Roma dove mi ha dato il cambio la mia adorabile mogliettina (dico mogliettina perchè è piccola fisicamente). Avevo buoni propositi per il giorno dopo ma... tutto si è complicato. A quella sensazione di debolezza generale sopravvenuta in serata, durante la notte si è aggiunta qualche decimo di febbre. A 37° ho iniziato ad avere dei forti tremori, dolori ai muscoli delle gambe ed una estrema necessità di scaldarmi. Ho pensato ad una normale febbre, ma non è stata così. Per una settimana la febbre, accompagnata sempre da quei tremori (o convulsioni), saliva rapidamente a 40°-41° e così, nel giro di un'ora, scendeva a 36° con la stessa rapidità. Giorno 13 luglio mi sono recato al pronto soccorso dove è stato deciso un immediato ricovero.

            Sono stato in ospedale per una settimana durante la quale ho continuato ad avere quei disturbi sopra elencati, ma è giunta una ulteriore complicazione che mi ha creato un accumulo di liquidi negli spazi addominali, tanto è vero che si è verificato un aumento di peso di 3 Kg. Naturalmente questo, unitamente alle cure alle quali mi hanno sottoposto, mi ha messo in uno stato di semi-incoscienza e debolezza generale che mi ha costretto a stare continuamente a letto; mi era difficile recarmi anche al bagno. Ero isolato, devo dire, in una bella cameretta aerata e dovevo portare sempre una mascherina sulla bocca.

            Sia la febbre che le altre complicazioni sono sopraggiunte in seguito ad una infezione dovuta non si sa a cosa  (forse al PORT A CART nella vena succlavia destra o a qualsiasi altra causa). Una persona normale non avrebbe avuto neanche la minima sensazione di una eventuale infezione, ma ad un malato come me, subito dopo la chemio che ha causato un brusco calo di globuli bianchi, rossi e piastrine, l'infezione ha preso subito piede causando non solo il riversamento di liquidi negli spazi intestinali, ma anche un blocco delle funzionalità epatiche, renali ed intestinali. Le cure che si sono rese necessarie, a base di diuretici, poi hanno causato un inevitabile abbassamento della pressione (50-100). Gli ex colleghi ed amici Marinozzi Francesco, D'angelosante Fausto, e Iezzi Camillo che sono venuti in ospedale, assieme all'amico Cavallaro Renato che mi incoraggia continuamente a non mollare, possono descrivere meglio di me lo stato in cui mi trovavo in quei giorni.

            Sono stato dimesso giorno 19 luglio, non ho più febbre ne tremori,  accuso solo una debolezza generale che mi impedisce ancora di fare anche delle passeggiate nelle vie di Chieti.   

             Ieri 31 luglio mi sono recato al San Raffaele di Milano per una visita radioterapica; come dicevo tempo addietro la mia intenzione è quella di sottopormi a delle sedute di TOMOTERAPIA che è molto meno invasiva della Radioterapia Stereotassica che a Novembre 2007 ho fatto a Terni. Ebbene, i medici del san Raffaele, dopo una attenta valutazione della documentazione in mio possesso, hanno deciso di rinviarmi presso il centro di Terni per una precisa valutazione delle radiazioni assorbite dal mio organismo in quella occasione. Solo dopo questa valutazione si potrà decidere per la TOMOTERAPIA o qualsiasi altra che possa essere fatta al caso mio.

              Per ora non ho null'altro da riferire; spero solo che tutto possa procedere a mio favore. Non mi resta che ringraziarvi tutti per l'interessamento e.... arrivederci a tempi migliori.  Ciao... Ciao... Franco.                      

 

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                                                         13/09/2008

    Torno a farmi sentire dopo un lungo silenzio dovuto soprattutto al senso di malessere che mi ha colpito
    E' svanita la possibilità di essere sottoposto a sedute di Tomoterapia e così anche quella di altre sedute di Radioterapia Stereotassica, a causa delle forti radiazioni assorbite a Novembre dal mio organismo; per questi tipi di cura bisogna aspettare ancora diversi mesi onde evitare che esse possano creare danni di altra natura agli organi sani.
     Per i prossimi giorni ho già valutato la possibilità di eseguire delle sedute di Ipertermia a Pavia o di tentare nuove vie diverse da quelle della medicina tradizionale; sto anche valutando un'altra cura, riconosciuta anche dal Ministero della Sanità; è l'IGRT (Radioterapia guidata da immagini),  una  innovazione nel trattamento radioterapico dei tumori che utilizza apparecchiature dedicate che permettono l'ottimizzazione del trattamento. Questa radioterapia conformazionale 3D permette di somministrare dosi terapeutiche di radiazioni con una precisione ed accuratezza non attuabili in precedenza. Inoltre l'integrazione con tecniche di acquisizione di immagini permette di controllare in tempo reale l'esecuzione del trattamento e di modificare le caratteristiche del fascio in rapporto ad eventuali modificazioni morfologiche del bersaglio.
    Un'altra cura, che ho preso in considerazione, prevede l'assunzione di un medicinale (TARCEVA) in compresse che prevede la contemporanea somministrazione, per via endovena, della Gemgetabina.
    Il TARCEVA, utilizzato maggiormente per la cura del tumore al polmone, ha dato risultati soddisfacenti anche per il trattamento del tumore al pancreas, ma in quest'ultimo caso il Ministero della Sanità non ha dato ancora il Nulla Osta per il suo utilizzo. Il paziente può procurarsi il medicinale presso la farmacia del Vaticano pagandolo per intero e senza possibilità di rimborso da parte delle ASL. Inoltre l'assunzione è a totale responsabilità del paziente e non può essere fatta presso una struttura pubblica. La confezione è di trenta compresse (da assumere una al giorno) da 150mg e costa €. 3200/00. A conti fatti ogni compressa da 150mg costa €.106,60; quindi un grammo (circa 10 compresse) costa €. 1066/00 e cioè circa 64 volte il prezzo dell'oro (l'oro lavorato costa €. 15/00 il grammo). La spesa, quindi dovrebbe essere per tre mesi di circa €. 10.000/00. Ma non mi spaventano neanche queste cifre; l'unica cosa di cui vorrei essere sicuro è il risultato positivo finale, il resto è poca cosa.
    Le decisioni da prendere sono tante come tante sono le valutazioni da fare; Se tutto va per il giusto verso i meriti saranno di tutti; se invece tutto è destinato ad andare storto la responsabilità deve ricadere esclusivamente su di me e non sui miei familiari, medici o su qualsiasi altra persona che mi sarà vicina.
    Il mio obiettivo, come è facile immaginare, è di restare ancora per molto su questa terra; io voglio vivere ancora e non ho nessuna intenzione di morire. La vita è bella sotto ogni punto di vista e io non vorrei che svanissero sogni e speranze con una decisione sbagliata al momento sbagliato; non vorrei che mi si chiudessero gli occhi per non riaprirli più.
    Nella parte peggiore della mia vita penso di aver fatto la cosa migliore; lottare contro il cancro (la dannatissima bestia) per il mio bene, per il bene di tutti coloro che con un sorriso o una parola mi sono stati vicini, hanno camminato con me e per il bene di tutti coloro che anche per un attimo hanno condiviso la mia strada; continuerò la mia lotta, non mi arrenderò e a tutti riserverò un sorriso e donerò una parola semplice e sincera.
    I dolori ai reni, all'intestino e allo stomaco mi accompagnano ancora e diventano sempre più incontrollabili, sono tremendi e difficili da far sparire anche con medicinali pesanti. Non so quando mi daranno un pò di tregua ma cercherò, come sempre, di sopportare e di migliorare la qualità della mia vita con i soliti sistemi adottati finora. 

                            A tutti un abbraccio sincero.   Franco.


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                                                       26/09/2008
  
 Con difficoltà torno ad informarvi sulle mie condizioni. Dico con difficoltà perché ai precedenti dolori che mi stanno accompagnando, ormai, dal mese di maggio, si sono aggiunti gli effetti collaterali della terapia a cui mi sono rassegnato di sottopormi. E' quella di cui vi parlavo una decina di giorni fa che faccio a Chieti e consiste nella somministrazione per via endovena della Gemgetabina e contemporanea assunzione del Tarceva in compresse. Quest'ultimo é un medicinale intelligente che influisce e blocca prevalentemente i fattori di crescita delle cellule tumorali. Si deve assumere una compressa al giorno, mentre la Gemgetabina una volta la settimana. A causa di questa cura, ai precedenti disturbi se ne sono aggiunti altri di genere diverso ed altrettanto insopportabili quali: senso di gonfiore dell'intestino, diarrea e fitte improvvise ai reni e a tutto l'apparato digerente.
     Per il giorno 07 Ottobre il mio oncologo di Mantova, che mi ha tenuto in cura a Carrara, mi ha fissato un appuntamento con un noto Radioterapista di Firenze per essere valutato ed inserito nelle liste si coloro  che possono essere trattati con Radioterapia guidata da immagini (IGRT). Penso che queste siano le ultime cartucce che mi restano a disposizione, dopo di che la situazione sarà nuovamente da studiare  e valutare con molta... molta attenzione.
     Il mio stato d'animo non è stato ancora intaccato e posso ancora prendere delle decisioni da solo con l'aiuto di mia moglie e dei miei figli ma, francamente, tutta la situazione incomincia a stancarmi. E' diventata veramente insostenibile. A volte mi viene da piangere perché penso che la mia famiglia non abbia fatto nulla per meritare un guaio del genere. Se piango lo faccio quando sono solo e, quando non lo sono, vado a nascondermi. In quei momenti di debolezza mi torna sempre in mente il pianto che ebbi quando, ancora in servizio sui treni, con un Eurostar che scortavo, investimmo una ragazza che, nella stazione di San Pietro (vicino Bologna) il 29 giugno 2003 (festa di san Pietro e Paolo), decise di porre fine alla sua vita. Quando ispezionai i binari per gli adempimenti di rito, raccolsi tutti i suoi oggetti personali compresa una LETTERA DI ADDIO, diretta ad un medico, e li consegnai ai Carabinieri intervenuti sul posto. Della ragazza non era rimasto niente; il pezzetto più grande che vidi era il suo piedino destro finito fra le rotaie dei treni provenienti dal senso inverso. Non riuscivo a tornare al treno e rimasi per diversi minuti a piangere fra quelle quattro rotaie. Quando tornai in treno, dallo sguardo dei viaggiatori, mi accorsi di dare l'impressione di un uomo visibilmente scosso.
      Quelli che ho sono pianti di rabbia e di commozione. Vorrei sbagliarmi ma a volte penso che tutto si stia complicando e che piano piano mi sto avvicinando alla fine. Dico questo perché i tanti sintomi che avverto, giorno per giorno, mi fanno capire qualcosa che neanche i  medici più preparati riescono a capire, neanche i luminari. A volte passeggiando per le vie della mia città, alzando lo sguardo verso il cielo, mi sembra di vedere un grosso blocco di marmo sulla mia testa, pronto a cadere e a schiacciarmi alla minima lesione della corda che lo sorregge; altre volte, invece, vedo in lontananza, sulla strada che sto percorrendo, una nera barriera sulla quale è riportato a caratteri cubitali: "Qui tutto finisce e, pur volendo, non si torna indietro". La sera, quando mi metto a letto, devono passare alcune ore prima di prendere sonno e spesse volte arrivo alle ore mattutine che sono ancora sveglio. L'insonnia aumenta; quando riesco a dormire mi sveglio alle ore 4-5 e quelle poche ore sono costellate da incubi. Alcune notti fa ho sognato di trovarmi davanti l'ingresso dell'Inferno; gli accessi erano due: uno per i dannati sulle cui pareti era riportato ciò che DANTE descriveva a suo tempo (lasciate ogni speranza voi che entrate), l'altro accesso era riservato ai visitatori. Naturalmente sono entrato per questo secondo accesso. All'interno l'atrio si ricongiungeva con quello dell'accesso riservato ai dannati ma separato da quest'ultimo da una parete a specchio attraverso il quale solo i visitatori potevano guardare al di là e poter vedere ciò che succedeva. Ho potuto notare che, oggi come oggi, tutto è cambiato anche all'Inferno; i diavoli si sono aggiornati ed adottano le nuove tecnologie. Non esistono più le fiamme dirette sui dannati, ma loro possono espiare le pene in ambienti (detti forni) surriscaldati con scambiatori di calore che utilizzano caldaie a gas. La Congiuntura in fase di recessione si fa sentire anche qui e, poiché il gas costa, per evitare bollette salatissime, spesse volte i diavoli spengono le caldaie e gli ambienti diventano freddissimi con grande difficoltà dei dannati che pensando di trovare ancora fiamme libere non hanno portato abiti pesanti. Però loro hanno la possibilità di procurarseli nei mercatini di roba usata della zona dove possono avere anche degli sconti tipo "prendi tre e paghi due". In questi mercatini (di roba usata) si possono trovare anche ventilatori da utilizzare quando gli ambienti vengono surriscaldati eccessivamente. Adottando questi accorgimenti, però, la permanenza dei dannati dura più a lungo.
     Non tutti i dannati possono permettersi di acquistare ciò di cui hanno bisogno e, pertanto anche all'Inferno, si hanno chiari esempi di accattonaggio gitano. Altri dannati, invece, preferiscono protestare e quando si trovano in ambienti gelati chiedono (ma senza ottenere soddisfazione) di alzare la temperatura del riscaldamento. A volte le proteste si trasformano in vere e proprie battaglie contro i diavoli tali da richiedere l'intervento di SATANA che in breve e a colpi di coda ristabilisce l'ordine. Mentre proseguivo nella visita dell'Inferno, all'improvviso, ho visto dinnanzi a me un mostro gigantesco con le sembianze di un uomo e la testa ed i piedi di capra. Era Satana in persona che con modi sgarbati e minacciosi mi invitava a tornare indietro poiché la mia presenza lo irritava. Mi indicava, quindi, la via di uscita e la strada per il PARADISO. A questo punto mi sono svegliato e sono tornato alla realtà con un forte batticuore.
     Penso spesso alla mia fine e mi piacerebbe che arrivasse a casa mia e non in un letto di ospedale. Il mio funerale dovrà essere celebrato nella Chiesa della Santissima Trinità in Chieti e durante la funzione funebre un violino ed un pianoforte dovranno scandire le note de "La Marcia Funebre"  di Richard Wagner. Sulla lapide della mia tomba dovrà essere riportato il seguente epitaffio: "Ha lottato con tenacia contro un terribile nemico senza scendere nello sconforto, é stato sconfitto ma ha fatto del suo meglio; non si é mai arreso".
     Le impressioni che ho di giorno e gli incubi di notte, non arrivano perché, come si potrebbe pensare, potrei essere un pessimista che lascia molto spazio ai cattivi pensieri tali da suggestionarmi fino a quel punto, ma arrivano perché tanti sono i sintomi che avverto durante il giorno e le modificazioni improvvise delle funzionalità dei miei vari organi.     
    Spesse volte ho detto che non abbandonerò mai la mia lotta perché non sarebbe giusto darla vinta alla BESTIA che non aspetta altro che la fine delle sue prede. La mia tenacia, la mia forza di volontà e quella della mia famiglia, unitamente alle difficili scelte delle terapie a cui mi sono sottoposto, mi hanno permesso di arrivare fino ad oggi. Da tener presente che un malato di Adenocarcinoma al Pancreas stadio IVa, come me, normalmente muore prima di un anno dalla scoperta della malattia; io sono arrivato già a 20 mesi e sono rientrato in quel 2% di quei malati che superano l'anno di vita. L'indice di mortalità per questo tipo di tumore é del 98% (secondo le statistiche).
     Questo è un altro motivo che mi spinge a non desistere e mi incita a continuare la lotta e a sperare; io cercherò, pertanto, di far crescere questa speranza perché essa asciugando le mie lacrime riempirà di gioia i miei giorni. Questa speranza, che è una grande forza creativa, darà più valore al mio presente e non renderà inutile ciò che sto facendo.
             Vi saluto tutti con un abbraccio.        Franco.

       

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                                        06/12/2008

         Torno a voi facendovi presente che dal 26 settembre al 26 ottobre ho fatto, presso l'ospedale di Chieti, la chemioterapia di cui vi parlavo tempo fa (Gemgetabina + Tarceva). Giorno 7 ottobre sono stato a Firenze presso la casa di cura SANTA CHIARA per una visita Radioterapica mentre giorno 19 sono tornato per una TAC di centraggio. Da ciò che è emerso da un attento esame del referto, l'equipe dei medici, coordinata dal dott. Casamassima, ha stabilito di sottopormi ad un ciclo di radioterapia stereotassica IGRT che ho accettato ed al quale mi sono sottoposto dal primo dicembre al cinque compreso, sempre a Firenze. Normalmente la IGRT prevede tre sedute durante le quali vengono sparati dei raggi ionizzanti sulla massa tumorale, ma nel mio caso, proprio perché a novembre 2007 mi sono sottoposto alla Radioterapia Stereotassica a Terni che ha lasciato delle tracce di radiazioni nel mio organismo, sono state previste cinque sedute, con raggi di intensità minore. Ieri giorno 5 dicembre ho terminato la terapia e sono tornato a Chieti. Sono contento di ciò che ho fatto anche perché posso trascorrere il Natale in santa pace, salvo complicazioni.
          I dolori si sono attenuati e penso che a breve scadenza possono anche sparire del tutto lasciandomi un po' in pace; ciò che ora mi disturba maggiormente e la sensazione di vomito e nausea che avverto oltre a quell'altra sensazione di sapori sgradevoli che avverto quando mangio qualcosa. Negli ultimi due mesi sono dimagrito di altri nove chili, però conservo ancora un bel colorito roseo sia al viso che alle mani oltre al buonumore che, per merito degli amici e di chi mi sta vicino, non sparisce mai e mi da la forza di continuare a combattere la Bestia. Noi tutti sappiamo benissimo che la Bestia non si arrende mai e colpisce costantemente la sua preda; per quel che mi riguarda io faccio il suo stesso gioco cambiando continuamente terapia per non darle la possibilità di abituarsi ai colpi che le riservo e tenendo costantemente sotto controllo ogni funzionalità degli organi sani. Non ho ancora metastasi e spero di non averne nel prossimo futuro ma, se dovesse presentarsi qualche complicazione, chiedo solo a quel simpatico VECCHIETO con la Barba Bianca, che è padrone di tutte le cose e che risiede nell'attico del palazzo più alto del mondo, di darmi la possibilità di difendermi.
         Per l'anno nuovo potrebbero esserci anche delle novità a proposito di nuove cure per il pancreas; cure ancora in fase di esperimento ma che dovrebbero essere completate a breve scadenza. Non so precisare se i nuovi farmaci possono essere adatti al mio caso ma, se affermativo, si intravede l'obbligo di recarmi all'estero poiché in Italia le dovute autorizzazioni all'uso arrivano sempre con qualche anno di ritardo.
          Non avendo altro da aggiungere, vi saluto tutti caramente con la promessa di risentirci prima delle festività natalizie per i consueti auguri.     Ciao a tutti.   Franco

                                                                   
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                                                           20/12/2008

        A tutti un affettuoso buongiorno. Il Natale è ormai alle porte e, come promesso, torno a voi per i consueti auguri.
        Vi comunico subito che sto molto meglio poiché i dolori renali, addominali ed intestinali che mi hanno accompagnato per circa sei mesi, si sono abbassati notevolmente e mi lasciano in uno stato di tranquillità. Non so fino a quando durerà questo stato di piccolo benessere ma spero il più a lungo possibile. Gli unici disturbi che attualmente accuso sono le sensazioni di vomito e nausea unitamente a qualche sporadico mal di spalle. Questo ultimo non è il solito dolore reumatico, ma penso che sia legato alla malattia; esso è profondo e particolare che assieme a quegli altri simili dolori che accuso attorno al collo, porta la mia mente a pensare all'infarto. Ma non mi sembra il caso di parlare di queste cose ora. La mia volontà é quella di ringraziarvi tutti per le vostre parole di incoraggiamento in occasione di questa mia brutta vicenda; i vostri auguri, i vostri consigli e le tante parole affettuose sono il regalo più bello che un essere umano possa ricevere, perché la sincerità ed il bene contenuti in esse sono, per me  la Vita.
         In occasione delle prossime festività vorrei augurarvi che il Natale non sia la solita tradizionale festa, ma qualcosa in più costituita soprattutto di pace e serenità ed affetti che ci portino a vivere un giorno diverso carico di quella magica atmosfera che rasserena tutti. Vi auguro di trascorrerlo nel miglior modo possibile così come lo desiderate ed io, assieme alla mia famiglia, sarò anche vicino a voi augurandovi anche che la Befana vi porti ciò che Babbo Natale avrà dimenticato.      Un abbraccio fortissimo.              Franco