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RIFLESSIONI

30/06/2007

 

     Dietro la Bestia, che sembra aver accusato i miei colpi e fa una battuta di arresto, intravedo quello individuo vestito in nero con tunica e cappuccio, dal viso ceruleo, cadaverico e con la falce in pugno che avanza, con passo sicuro, verso di me; mi guarda, mi studia, osserva attentamente ogni mio movimento e cerca di coglier il momento più adatto per compiere la sua opera. Si rende conto che sono già sofferente ed allora, anziché sferrare il suo fendente per spezzare la mia vita, si avvicina sempre di più, mi tende la mano per portarmi oltre la collina allo scopo di farmi conoscere dove finirà la mia vita, dove pensa di farmi riposare per sempre. Rispondo al suo invito con sicurezza e decisione, gli do la mano ma, subito dopo lui ritrae la sua, gelida come il ghiaccio; non è stupido, capisce che la mia è carica di energia, di quella particolare forza che gli fa intuire che ho ancora tutte le carte in regola per continuare la battaglia. Alle mie spalle nota che la mia forza è quel piccolo esercito costituito dagli incitamenti di tutti coloro che si sono stretti intorno a me. Si accorge che è ancora presto per portarmi all'aldilà, si è presentato in anticipo. Indietreggiando fa cenno alla Bestia di continuare con i suoi martellamenti perchè la lotta continua.

      I dolori che mi torturano si affievoliscono, il buonumore ritorna in me, ho avuto un'altra vittoria e mi preparo per la prossima. Mi viene da piangere per scaricare quella tensione che si è accumulata in me, ma piangere è un segno di debolezza che nessuno deve conoscere.

     Sono circa venti giorni che sopporto questi maledetti dolori, e come avere un demone dentro che ti mangia, un serpente che ti divora; essi mi sfiancano, mi abbattono moralmente e mi trasformano in uno uomo irascibile e qualche volta, non dico scortese, ma quasi; però sono di una bontà d'animo incredibile. I comportamenti che assumo non sono più quelli che mi hanno sempre contraddistinto ma di un uomo diverso a cui, chi mi conosce o mi sta vicino non è stato abituato. Mi sforzo ad essere lo stesso uomo di sempre ma, credetemi, la mia volontà, in quei momenti di crisi, viene annullata e non più controllabile. A volte appaio scontroso ed antipatico, privo di sensibilità  e con un cuore di pietra, ma in realtà non è così. Mi rendo conto dei miei comportamenti, ma nei momenti di crisi non è possibile comportarsi da persona normale, sono convinto che la maggior parte delle persone affette dallo stesso male, non riesce a rendersi conto neanche di ciò che lo circonda. Io  mi sforzo ad avere un comportamento normale ma quando non mi riesce (è difficile riuscirci) nella mia mente annoto tutto e nei momenti di serenità trovo sempre il modo per riparare ed essere sempre ben voluto. Poiché non si può superare un abisso con piccoli saltelli, per superare quei lunghi periodi di crisi che a volte si protraggono per settimane, per rendere più piacevole e sopportabile la mia vita e quella di chi mi sta intorno, ma sopratutto se voglio arrivare alla vittoria sulla Bestia che mi domina, devo sforzarmi, credere in me stesso, correre rischi; è difficile ma se non credo in me potrei perdere le gioie, le opportunità e le possibilità che la vita, che ho ancora dinnanzi a me, mi riserva.

     Devo sfruttare al meglio ciò che è in mio possesso per ridare significato alla mia esistenza, e nel fare questo cercherò di sconfiggere tutto ciò che c'è di negativo intorno a me. Insisterò e non permetterò che qualcosa di altro prenda posto della mia tenacia. Avrò successo perchè solo così avrò la possibilità di trascorrere il resto della mia vita come desidero.

     Mi rendo conto che se, nell'affrontare fino ad ora le mille difficoltà, è sparita la paura che regnava in me, se ho acquistato forza, coraggio, fiducia ed entusiasmo in me stesso, lo devo anche a voi, alle vostre parole, ai vostri incoraggiamenti e a tutto ciò che scrivete nelle vostre mail a me indirizzate. Se potessi influire sui vostri Angeli Custodi, chiederei di intercedere l'ONNIPOTENTE affinché vi protegga nei vostri viaggi, in tutte le vostre attività e di benedire le vostre famiglie.

     A distanza di quattro mesi dalla cattiva notizia, nella vita che vivo tutto è cambiato, tutto è nuovo, le novità, i propositi, le lotte, ogni momento della mia vita, tutto è nuovo. Affronto le giornate con la mia volontà di andare avanti, con il mio pensiero per creare ciò che voglio (è molto difficile ma lo faccio); penso, parlo ed agisco in modo diverso, perfino gli altri mi trattano in modo diverso. Vivo in modo diverso, le mie esperienze giornaliere che sono tutte nuove, mi incoraggiano in continuazione soprattutto in caso di difficoltà. Non lascio spazio allo scoraggiamento, avanzo sempre, guardo sempre avanti e quando avanzo con esitazione faccio nuovi tentativi, e ogni volta che riprovo mi diventa più facile.

     Spesso mi ripeto "Franco continua così, sei forte, ce la farai perchè stai facendo quello che vuoi, quello che desideri, così come hai solo tu deciso, stai procedendo nel giusto senso, sii contento e fiero di te stesso e, come spesso ti ripetono gli amici e colleghi, vai che sei forteeee! Non biasimarti mai perchè, se solo pensi di aver fatto qualche errore e pensi di non farcela, allora tutto crollerà. Vai Franco, non deludere chi ti sta intorno e vede in te il vincitore, non devi vincere solo alcune battaglie, devi vincere l'intera guerra che combatti tutti i giorni perchè tanti lo desiderano, anche quelli che non sanno chi sei, e questi non sono pochi".

     Tutto questo mi da la forza di continuare, per me è una gioia infinita dare sfogo a tutti questi incitamenti perché sono convinto che i risultati verranno ed andranno non solo a mio beneficio e di chi mi segue, ma mi porteranno sulla via della guarigione. Secondo me esiste una correlazione tra la malattia di cui soffro e le possibili cause che l'hanno generata, credo che siamo noi che creiamo la malattia. Quando faccio di queste affermazioni vi prego di credermi, non sono un pazzo e tanto meno un esaltato, nonostante tutto sono ancora in grado di ragionare, ho ancora la mente libera e ciò che dico altro non è che la mia convinzione. E' il magico potere della mente e del pensiero. Sono tanti gli esperti che asseriscono che i cattivi pensieri danno origine a malattie mentre i buoni pensieri le curano.

     Cerco di avere un atteggiamento positivo per acquisire un equilibrio tra corpo e mente e risvegliare in me la capacità di contribuire, con l'operato dei medici, al processo di guarigione.

     Spesse volte ho detto che, quando appresi di avere il cancro, il mondo mi crollò addosso e fui assalito dal panico; fu una debolezza cedere, però credevo nelle mie potenzialità mentali e, piano piano, maturò in me la convinzione che il tumore poteva essere derivato da profondi risentimenti (come afferma il Dott. Hammer) a lungo trattenuti da essere capaci di divorare il mio corpo. Il tumore se asportato chirurgicamente, potrebbe rigenerarsi se il malato non rimuove la causa che lo ha generato.

     Per cortesia non prendetemi per pazzo, non sono pazzo e non sto impazzendo. Non pensate che la malattia abbia sconvolto la mia mente, non è vero, no, non è vero; è vero però che mi fa ragionare in modo diverso, penso in modo diverso e tutto ciò che faccio è dettato da una presa di coscienza incredibile.

     Quando agisco lo faccio con consapevolezza e sincerità, i miei comportamenti sono sempre dettati dal buon senso, non serbo rancore per nessuno e per nessun motivo, parlo con schiettezza, ascolto molto quello che mi dicono e prendo tutto in considerazione anche se, a volte, non condivido certe idee; rispetto le idee degli altri e le valuto diverse volte con attenzione.

Franco Adorna

   

 
 

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