LA MELATONINA                                                                           

                                                                                                                                                                                        

Melatonina e sonno

 

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Sommario

La melatonina, un ormone prodotto nella ghiandola pineale nel centro del nostro cervello, adempie a diverse mansioni vitali per il nostro organismo. La sua produzione naturale, tuttavia, diminuisce notevolmente nell'eta' compresa fra i quaranta ed i cinquant'anni. Cio' da inizio al processo dell'invecchiamento con tutte le sue ben note conseguenze. L'esatto inizio e sviluppo di tale processo e' diverso da persona a persona, a seconda della predisposizione, ereditarieta', costituzione generale, stile di vita ecc....

La melatonina puo' essere utilizzata per influenzare, in maniera positiva, questo processo. Dopo piu' di trent'anni di studi e ricerche effettuate, gli scienziati, il Dott. Walter Pierpaoli e il Dott. William Regelson, e molti altri loro colleghi, sono convinti che le loro scoperte, cosi come le loro conclusioni, siano corrette. Nemmeno un solo esperimento da loro effettuato ha mostrato il piu' piccolo segno di effetto collaterale negativo che potrebbe derivare dalla somministrazione della melatonina. Come semplice amminoacido, la melatonina non e' tossica; anche coloro che si sono sottoposti volontariamente ai tests e ai quali sono state somministrate dosi di 1000 milligrammi al giorno hanno tollerato il prodotto senza alcun problema.>

 

Melatonina

La Melatonina e' un ormone prodotto dalla ghiandola pineale nella parte centrale del cervello. La sua produzione e' controllata dalla luce che passa attraverso la retina e trasmette un messaggio all'ipotalamo nel mesencefalo. Nel momento in cui l'intensita' della luce dell'ambiente si abbassa al di sotto di un certo livello, allora ha inizio la produzione di melatonina nella ghiandola pineale. L'ipotalamo funge come sorta di orologio interno in questo ciclo. Ogni giorno, la luce entrante nei nostri occhi mette in moto questo meccanismo. Ogni notte l'ipotalamo - o piuttosto il cosiddetto nucleo soprachiasmatico(SCN) - manda un segnale alla ghiandola pineale ed in questo modo la "ghiandola intelligente" determina la quantità di melatonina che deve essere prodotta. Siccome la melatonina e' prodotta durante periodi di oscurita', la durata della luce del giorno incide sul suo flusso e riflusso. Questo, a sua volta, puo' incidere sui cicli del sonno/veglia, generalmente noti come ritmi circadiani. All'eta' di 45 anni la normale funzione della ghiandola pineale comincia a diminuire causando un abbassamento della produzione di melatonina pari alla meta'. Piu' si invecchia e piu' la produzione di melatonina diminuisce. Tra i settanta e gli ottanta anni la quantità di melatonina nel flusso sanguigno diviene non rilevabile. L'assunzione di melatonina prima di andare a letto puo'aiutare a prendere sonno piu' facilemente. Aiuta inoltre a ripristinare il sonno in maniera sicura senza causare assuefazione e senza perdere l'efficacia con l'uso prolungato. Ricerche in via di sviluppo effettuate in tutto il mondo hanno dimostrato che la melatonina a base di prodotti naturali non soltanto aiuta a ripristinare il ritmo sonno-veglia ma favorisce il corretto funzionamento del sistema immunitario, un buono stato d'animo ed un atteggiamento positivo; rafforza la capacità naturale del corpo di fare fronte a circostanze che comportano stress. 

 

Jet Lag 

La melatonina, insieme all’esercizio e all’esposizione alla luce, puo’aiutare il corpo a ristabilizzare il sonno a causa del fuso orario; questo è il risultato di un nuovo studio nel Journal of Pineal Research (2002; 32; 41-6). La melatonina, un ormone prodotto nel cervello che stimola il sonno, viene prodotto in grandi quantita' durante periodi di buio. Le ricerche effettuate attestano che l’assunzione di melatonina supplementare puo’ aiutare i viaggiatori a regolarizzare il sonno piu’ velocemente di quanto faccia il corpo da solo a riprendere il suo ritmo. I ricercatori hanno sperimentato gli effetti dovuti alla somministrazione di 3mg di melatonina supplementare su 22 giocatori di calcio professionisti e sui loro allenatori che viaggiavano cambiando per ben 12 volte fuso orario. Tutti i partecipanti erano impegnati in allenamenti moderati all’aperto due volte al giorno per un totale di 12 ore. Gli atleti si riprendevano dal jet lag dopo circa due giorni, mentre il tempo di recupero previsto dopo aver viaggiato e cambiato quindi fuso orario per ben 12 volte e’ di circa sei giorni. Questi risultati mostrano che la melatonina, l’esercizio e l’esposizione alla luce aiutano notevolmente a ridurre il tempo di recupero del fisico soggetto a fuso orario.

Mentre questo studio esamina l’effetto della melatonina sulle persone che viaggiano per il mondo, altri studi hanno mostrato che la melatonina ha gli stessi effetti benefici sulle persone che viaggiano in localita' vicine. La dose ottimale di melatonina si aggira dai 0.5mg ai 3mg ed e’ consigliabile usarla 30 minuti prima di andare a letto.

 

La struttura pineale dell'epifisi

Un po' piu' di trent'anni fa, la maggior parte degli scienziati credeva che la ghiandola pineale non avesse alcuna funzione. Alcuni credevano addirittura che fosse una "reliquia" dell'evoluzione della razza umana, che alla fine divenne obsoleta a causa della evoluzione del nostro organismo. Tutto cio' che si sapeva al riguardo era che la sua presenza avesse qualcosa a che fare con il colore della pelle di certi animali, che avesse un'influenza sul processo di maturazione sessuale, che in alcuni rettili avesse la struttura perfetta di un occhio e che, infine, gli uccelli la usassero come sistema di navigazione o di tempistica. In generale la ghiandola pineale aveva piuttosto un significato "metafisico". Descartes (Renatus Cartesius, 1596-1650), il fondatore del "razionalismo" nonche' uno dei padri del pensiero filosofico moderno, pensava che la ghiandola pineale fosse la "sedia dell'anima". Nella lontana filosofia orientale tradizionale e secondo gli insegnamenti Indiani-Taoisti, stabilisce il legame tra l'uomo ed io cosmo e quindi esercita un'influenza diretta sullo sviluppo mentale e spirituale dell'umanita'.

Nel 1958 i ricercatori A.B. Lerner e J.D. Case separarono per la prima volta una sostanza "misteriosa" prodotta dalla ghiandola pineale, che chiamarono melatonina (dal Greco melas= black and tosos= laboratorio). Scoprirono che con certe rane da laboratorio questa sostanza poteva causare un cambiamento nelle cellule della pelle (pigmenti) e quindi causare un cambiamento del colore della pelle. A partire dal 1963 era stato provato che la melatonina aveva un effetto sulla funzione sessuale dei ratti e successivamente fu classificato come un ormone. Per un gruppo ristretto di scienziati selezionati, questo sviluppo segno' l'inizio di un interessante ed emozionante viaggio in un area che finora era rimasta relativamente inesplorata.

I risultati piu' significativi della ricerca scientifica sulla melatonina e sui suoi effetti sull'organismo umano fino ad oggi possono essere riassunti come segue:

- La produzione di melatonina nella ghiandola pineale e' influenzata dalla luce. Di notte, quando e' buio, l'accumulo di melatonina nel sangue e' di circa dieci volte maggiore rispetto al giorno. Durante il giorno, non si trova quasi traccia di melatonina nel sangue, in quanto la melatonina prodotta durante le ore notturne viene assimilata ed utilizzata dall'organismo in poche ore.

- Se la melatonina venisse somministrata alle persone, queste proverebbero una sensazione di stanchezza. Cio' sembrava indicare che questo ormone giocava un ruolo importante nel controllo del ciclo circadiano, come i cambiamenti dei cicli del corpo nell'arco di 24 ore, in particolar modo del ciclo del sonno.
-E' stato scoperto che i bambini hanno un livello di melatonina nel sangue maggiore rispetto agli adulti e che la quantità di melatonina nel sangue diminuisce notevolmente con l'eta'. A causa di cio', alcuni scienziati originariamente pensarono che la melatonina fosse implicata nel processo di crescita giovanile e che in seguito perdesse la sua importanza.

- Inoltre, e' stato scoperto che le persone affette da cancro, cronicamente malate, o le persone affette da altre malattie dovute all'eta' - come il morbo di Parkinson o l'Alzheimer - di solito hanno livelli di melatonina molto bassi o addirittura inesistenti.

- La melatonina gioca un ruolo importante nei processi di maturazione sessuale e nel controllo dei cicli sessuali sia degli uomini che delle donne. Nel mondo animale controlla l'inizio e la fine della stagione dell'accoppiamento controllando la produzione dei rispettivi ormoni sessuali. Vari esperimenti hanno chiaramente dimostrato che il comportamento sessuale dei ratti potrebbe essere alquanto influenzato dal cambiamento del ciclo notte-giorno attraverso l'utilizzo di luce artificiale

 

La ghiandola pineale "il controllore di tutti i controllori"

Grazie a scienziati come Pierpaoli e Regelson, cosi come a molti dei loro colleghi in tutto il mondo, oggi sappiamo molto di piu' circa la ghiandola pineale e il suo "miracoloso" ormone definito melatonina. Nel corso di piu' di trent'anni di ricerche approfondite su senescenza, endocrinologia ed immunologia, gli studiosi incorrevano continuamente in quest'organo particolare e le sue secrezioni. Infine giunsero alla conclusione di essersi imbattuti nel "controllore di tutti i controllori".

La ghiandola pineale " regola" l'intero sistema delle ghiandole endocrine nel corso di tutta la nostra esistenza, il quale sistema a sua volta produce gli ormoni che controllano tutte le nostre funzioni corporee. Come ghiandola "intelligente", fa la cosa giusta al momento giusto per controllare tutte le altre ghiandole del nostro organismo che incidono sulle attivita' di ogni singola cellula nel nostro corpo. Cosi' facendo, regola funzioni come:

- sviluppo e crescita del corpo

- riproduzione

- controllo della temperatura corporea

- corretto funzionamento dei reni

- ciclo del sonno dell'organismo

- controllo del sistema immunitario

- controllo dello stress (eliminazione di sostanze che causano stress, come i corticosteroidi prodotti dalle ghiandole surrenali),

- protezione del DNA cellulare contro gli attacchi da parte di virus o di vettori cancerogeni,

- distruzione dei "radicali liberi" - molecole aggressive con un atomo di ossigeno libero che puo' seriamente danneggiare le membrane delle cellule e causare lo sviluppo di tumori, come uno dei piu' potenti "antiossidanti",

- produzione di energia cellulare e controllo del flusso energetico attraverso l'intero organismo tramite la trasformazione dell'ormone tiroide T4 nell'ormone altamente piu' energetico T3. La melatonina e' un ormone che dipende da varie condizioni e quindi incide su tutti gli altri organi del corpo. Il suo compito principale e' quello di controllare i livelli di tutti gli altri ormoni nel sangue e di mantenere la loro omeostasi, quindi di sostenerli nelle loro rispettive funzioni. Un cambiamento nel livello di melatonina causa anche un cambiamento nei livelli degli altri ormoni.

Inoltre, Pierpaoli e Regelson scoprirono che un normale livello di melatonina assicura che il sistema immunitario scovi e distrugga immediatamente i "vettori aggressivi", i germi o i virus. Come uno dei piu' potenti antiossidanti, la melatonina e' molto efficace ai fini della neutralizzazione dei cosi' chiamati "radicali liberi", che come ben si sa, sono responsabili della generazione delle cellule cancerogene. La melatonina, che puo' attraversare qualsiasi barriera ed entrare in ogni cellula, e' "il miglior eliminatore di radicali liberi conosciuto", sostiene Russel. Inoltre, specifiche ricerche oncologiche, hanno mostrato che la melatonina puo' anche sostenere e migliorare certi medicinali chemio-terapeutici e, allo stesso tempo, ridurre a dei livelli piu' tollerabili certi loro effetti collaterali che possono risultare a volte molto dannosi

Il contributo piu' significativo di Regelson e Pierpaoli sembra tuttavia essere stata la scoperta del fatto che la ghiandola pineale controlla il processo dell'invecchiamento, con la melatonina come suo agente e quindi rappresenta cio' che gli scienziati cercano da generazioni: "l'Orologio dell'Invecchiamento". 

 

La melatonina nel ritmo della vita

Durante la gravidanza, il feto riceve la sua dose giornaliera di melatonina dalla madre attraverso la placenta. La sua propria produzione di melatonina ha inizio solo dopo pochi giorni seguenti la nascita e a volte impiega un anno e piu' prima che la ghiandola pineale si stabilizzi ed inizi il suo naturale ciclo di produzione. Questo potrebbe essere il motivo per cui i bambini hanno spesso ritmi di sonno irregolari.

Il livello di melatonina di un bambino aumenta costantemente fino a quando raggiunge il settimo anno d'eta'. Una volta raggiunta quest'eta', l'ipofisi libera gli ormoni della crescita durante la fase del sonno. La piu' importante fase di crescita nei bambini corrisponde all'eta' in cui dormono maggiormente, ossia dalla nascita fino all'eta' dei tre o quattro anni.

Prima che il bambino raggiunga la puberta', il volume sanguigno diminuisce in seguito alla crescita corporea, che a sua volta porta ad una "riduzione" dell'emissione giornaliera di melatonina nel sangue. La risultante diminuzione del livello di melatonina causa la liberazione di due ormoni sessuali, LH (ormone luteinico) e FSH (ormone follicolo-stimolante), che da inizio al processo di puberta'. Nei ragazzi questo sviluppo porta alla produzione di sperma mentre nelle ragazze da inizio al ciclo mestruale.

Dopo la puberta', quando si inizia a diventare adulti, la produzione di melatonina inzia lentamente e costantemente a diminuire. All'eta' di 45 anni, i livelli di melatonina si abbassano drasticamente. La ghiandola pineale smette di emettere una quantita' “normale" di melatonina e quindi il processo dell'invecchiamento ha inizio. Per le donne questo significa l'inizio della menopausa. Anche se gli uomini di solito continuano a rimanere fertili, le loro funzioni sessuali diminuiscono notevolmente. Questi ed altri sintomi dell'invecchiamento sono i risultati immediati del ridotto funzionamento della ghiandola pineale, che perde gradualmente il controllo sulle altre funzioni del corpo". E' come se il conduttore perdesse il suo potere." dice Pierpaoli. Disturbi della ghiadola pineale:

Recentemente, gli scienziati presso l'istituto Eidgenossische Technische Hochschule (ETH) a Zurigo hanno dimostrato che il cervello umano (cosi' come il cervello degli altri vertebrati) contiene materiale magnetico ben distribuito - molecole di magnetite. Gli scienziati americani, tedeschi ed italiani lo hanno confermato. In base agli studi fatti con le oche grigie canadesi, che migrano per migliaia di chilometri durante il loro viaggio annuale dal nord dell'Europa al Canada attraversando la parte nord dell'oceano atlantico, si dimostro' che questi uccelli seguivano la loro rotta attraverso il campo magnetico della terra. Le molecole di magnetite presenti nel loro cervello servivano evidentemente come bussola in loro incorporata.

Gli scienziati presso l'istituto Tierarztliche Hochschule di Hannover (Germania) pubblicarono un articolo nel 1995, nel quale dichiaravano di aver trovato molecole di magnetite nella ghiandola pineale. In vari esperimenti effettuati su topi e ratti e' stato dimostrato che la funzione della ghiandola pineale potrebbe essere disturbata anche dai campi elettromagnetici relativamente deboli, propagati dagli elettrodomestici come forni a micro-onde, televisori, trasformatori e telefoni senza fili cosi' come computers e linee elettriche ad alta tensione. Sotto l'influenza di questi campi, la produzione di melatonina subiva una drastica diminuzione. Gli stessi esperimenti mostravano inoltre che il calo della produzione della melatonina, dovuto all'esposizione prolungata del soggetto all'"elettro-smog", causava un drastico aumento dello sviluppo del tumore al seno generato dagli estrogeni e dai cosiddetti pseudo-estrogeni. Gli studi relativi alla ricerca sul cancro dovranno attenersi dettagliatamente a queste scoperte in futuro. In base alle conoscenze attuali sappiamo che il funzionamento della ghiandola pineale e quindi della sua produzione di melatonina, puo' essere turbato dai seguenti elementi:

- dalla luce intensa durante le notte o dai ritmi del sonno irregolari (ad esempio se si fanno i turni lavorativi notturni),

- da frequenti viaggi che comportano cambiamenti di fuso-orario, specialmente se si viaggia in direzione da ovest verso est (ad esempio i membri dell'equipaggio o la gente che viaggia spesso)

 - esposizione ai campi elettromagnetici e magnetici, specialmente durante le ore notturne (ad esempio le sveglie elettriche accanto al letto o i dispositivi radio, le eccessive radiazioni emesse dal televisore in ambienti piccoli, l'uso eccessivo di televisori controllati da radio, specialmente quelli che utilizzano i cosiddetti "pulsed fields"). I disturbi del normale funzionamento della ghiandola pineale provenienti dall'esterno sembrano accelerare il suo processo di invecchiamento e la sua calcificazione. I risultanti effetti negativi sembrano spiegare il motivo per cui certi disturbi degenerativi siano aumentati nelle nazioni industrializzate piu' che nelle altre nel corso degli ultimi trent'anni: importanti deficienze immunitarie (specialmente quelle riguardanti alcuni tipi di tumore), tumore al seno nelle donne e tumore alla prostata negli uomini, problemi di circolazione e cardio-vascolari, malattie del cuore, artrite e altri disturbi reumatici, cosi come pure allergie, problemi di insonnia, disturbi mentali, depressioni e altri "disturbi della vecchia età".

 

La promessa di ringiovanimento

Con i risultati della loro ricerca, il Dr. Pierpaoli e Regelson hanno dimostrato che il declino della ghiandola pineale dovuto all'eta' e le conseguenze di cio' per il nostro organismo non sono un "destino inevitabile". Puo' non soltanto essere fermato, ma anche invertito. Quando ai topi "anziani" - le cui ghiandole pineali hanno gia' raggiunto un progressivo stato di declino - veniva somministrata la melatonina nell'acqua da bere, potevano essere riscontrati cambiamenti significativi solo dopo pochi mesi:

- la funzione della ghiandola pineale veniva ripristinata e la produzione di melatonina aumentava

- il pelo tornava ad essere lucido e consistente

- le funzioni sessuali erano anch'esse ringiovanite

- il sistema immunitario si rafforzava gradualmente e le cellule cancerogene venivano ancora una volta scovate e distrutte.

- la quantita' di cibo assunto e la digestione erano normalizzati.

I topi ai quali la melatonina era stata somministrata in maniera regolare, erano tutti sopravvissuti rispetto a quelli ai quali non era stata somministrata. In questi esperimenti, venivano utilizzati i topi aventi normali aspettative di vita di 24 mesi. I topi che ricevevano questi trattamenti vivevano fino ai 33 mesi o la loro durata di vita aumentava del 30 % rispetto alla norma. Se rapportato agli esseri umani, questo equivale ad un allungamento della durata della vita di trent'anni. Non solo, i topi erano inoltre estremamente attivi nel corso di questo periodo "extra".

La spiegazione di questo fenomeno offerta dal Dr. Pierpaoli e da Regelson e' la seguente:

"......ha a che fare con l'energia.....". Una delle funzioni principali della ghiandola pineale e del suo ormone melatonina e' di proteggere l'energia dell'organismo. Assieme controllano il sistema, che nutre le cellule e controlla il corretto funzionamento dell'intero organismo. Se il livello energetico necessario al corpo viene turbato, allora ne risente l'intero organismo che perde il suo normale equilibrio interno.

La ghiandola pineale esercita una diretta influenza sul flusso dell'energia nell'organismo controllando la trasformazione di certi ormoni nella ghiandola tiroidea in una forma altamente energetica, Il nostro organismo ha bisogno di questa energia per produrre calore, che serve a alzare la temperatura del corpo o ad abbassarla. Ma serve inoltre a produrre piu' energia. Questa produzione di energia, tuttavia, avviene ad un livello cellulare da parte di strutture microscopiche chiamate mitocondri. Queste producono ATP (adenosintrifosfato), che rappresenta il combustibile del nostro organismo. Con l'invecchiamento, anche il mitocondrio invecchia. Perde la sua forma e la sua struttura, si indurisce, calcifica e soprattutto perde la sua capacità di rigenerarsi e di produrre nuovo mitocondrio. Quindi la produzione di ATP diminuisce gradualmente, causando un costante aumento di perdita di energia. Questa perdita di energia si manifesta nel nostro corpo che si stanca piu' velocemente, oltre ad influenzare tutte le cellule del nostro corpo. La mancanza di energia le priva della loro abilita' a risanarsi e a rinnovarsi. Il risultato di tale sviluppo e' che il nostro corpo comincia ad invecchiare. Siccome la produzione di ossigeno e ATP e' "essenziale", essendo utilizzato nel sopracitato processo della trasformazione di energia, se la produzione ATP del mitocondrio diminuisce, si verifica un eccesso di ossigeno, che porta alla formazione dei cosiddetti radicali liberi. Questi sono composti chimici con una configurazione molecolare comprendente un atomo di ossigeno "libero", che cerca di combinarsi con altre molecole in maniera aggressiva. Quindi, i radicali liberi possono attaccare direttamente il tessuto del corpo a livello cellulare, che, nella peggiore delle ipotesi, puo' portare alla generazione di cellule cancerogene.

Man mano che la produzione di melatonina da parte della ghiandola pineale diminuisce, il mitocondrio inizia ad atrofizzarsi e le cellule ricevono meno energia a causa di una riduzione della produzione ATP. Questa scarsita' di energia incide anche sulla ghiandola pineale stessa e porta ad un'ulteriore riduzione della sua produzione di melatonina. Invece di produrre ATP che e' essenziale ed importante alle funzioni vitali, le cellule producono ora un vero "assassino": il pirofosfato. Questo composto chimico si unisce facilmente al calcio, che e' inoltre presente in ogni singola cellula, dando quindi inizio al processo di calcificazione a livello cellulare. Lo stesso accade inoltre alla ghiandola pineale, causando una ulteriore riduzione della produzione di melatonina. Una diminuzione del livello di melatonina incide a sua volta sui livelli di altre secrezioni ormonali, ad esempio gli ormoni tiroidei. Invece di ATP, le cellule ora producono fosfato in abbondanza che aumenta la calcificazione del corpo, in particolare dei vasi sanguigni (arteriosclerosi). Sono inoltre stati trovati depositi di calcio in altri organi, anche nel cervello e nel cuore stesso.

Questo processo, una volta avuto inizio, termina in una sorta di circolo vizioso. La calcificazione, che inizia con la riduzione della funzione della ghiandola pineale, si espande lentamente ma costantemente per tutto il corpo e finisce con la distruzione di ogni singola cellula nel nostro organismo. In altre parole, l'atrofia della ghiandola pineale alla fine conduce al collasso del mitocondrio, il motore cellulare che fornisce all'organismo l'essenziale supporto energetico. Questo causa una reazione a catena, che alla fine termina con il crollo di tutte le funzioni dell'organismo.

Molti anni di studi e ricerche hanno convinto Dr. Pierpaoli e Regelson, cosi come molti dei loro colleghi in tutto il mondo, che quel decadimento dell'organismo chiamato "invecchiamento" non e' piu' un "destino inevitabile". Hanno dimostrato che anche una ghiandola pineale invecchiata puo' essere rianimata e ringiovanita attraverso una corretta somministrazione di melatonina. Cosi' facendo, il circolo vizioso sopra descritto puo' essere interrotto e un ritorno alla giovinezza e al benessere puo' diventare realta'.

 

Non e' mai troppo tardi

Nelle precedenti spiegazioni abbiamo provato a riassumere le piu' importanti scoperte ed esperienze del Dott. Walter Pierpaoli e del Dott. William Regelson. Come menzionato nell'introduzione, abbiamo usato questo libro "The Melatonina Miracle" come riferimento per quest'articolo. Questo rappresenta solo l'nizio e vi raccomandiamo di leggere questo libro estremamente interessante ed entusiasmante tramite il quale e' possibile apprendere cosi' tanto circa il nostro corpo e cosa fare per mantenerlo sano e forte anche in eta' avanzata.

C'e' una cosa che vorremmo sottolineare-"......non e' mai troppo tardi.....". Anche se si e' superato il 45mo anno d'eta', e' ancora possibile normalizzare la funzione della ghiandola pineale e portare la sua produzione di melatonina ad un certo livello se si inizia a prendere regolarmente dosi di melatonina. La spiegazione logica di tale "ringiovanimento" e' la suddivisione del meccanismo di invecchiamento come descritto prima:
- Con la diminuzione del livello di melatonina, aumenta la deficienza energetica a livello cellulare.
- Questa scarsita' energetica esercita un effetto negativo sulla ghiandola pineale e favorisce la sua calcificazione.
- La riduzione e la calcificazione della ghiandola pienale causano una ulteriore riduzione della sua produzione di melatonina ed ecco che ha inizio il circolo vizioso del processo dell'invecchiamento. Se l'organismo ora riceve dall'esterno la quantità di melatonina richiesta per garantire una normale produzione energetica a livello cellulare, reagira' di conseguenza. La melatonina viene facilmente riassorbita dall'apparato digerente e trasportata ad ogni singola cellula del corpo attraverso il flusso sanguigno. Una volta avvenuto cio', inizia ad adempiere al proprio compito di salvaguardare il supporto energetico. Questo blocca la produzione del pirofosfato dannoso che e' sostituito dall'ATP essenziale per le funzioni vitali. L'energia generata permette al mitocondrio di restaurarsi e rinnovarsi e di riassumere la propria funzione. La stessa cosa accade alla ghiandola pineale stessa, trae abbastanza energia per re-iniziare il suo normale lavoro e, come risultato, alla fine riporta la produzione di melatonina ad un livello normale. Il circolo vizioso del processo dell'invecchiamento rallenta o addirittura si arresta.

Ovviamente, affinche' questo avvenga, occorre un po' di tempo. La melatonina non e' non e' un medicinale il cui effetto puo' essere riscontrato nel giro di pochi minuti o di qualche ora. E' una sostanza corporea che agisce su livelli diversi. Occorre tempo per effettuare e controllare le "riparazioni" necessarie agli organi per dare inizio a questo processo atto a far fronte a questa malattia chiamata "invecchiamento". 

 

Sicurezza e Leggi

Ci sono diverse ragioni per parlare di sicurezza e leggi. Le piu' importanti sono:

- Ad esclusione degli Stati Uniti e dell'Olanda, dove la melatonina viene classificata come supplemento nutrizionale, nelle nazioni industrializzate gli ormoni sono considerati medicinali e, come tali, sono quindi soggetti ai controlli del governo. I termini e le condizioni per la registrazione ufficiale ed la seguente distribuzione sul libero mercato sono complicate e costose, e spesso richiedono test di una certa durata. Come sostanza naturale, che e' prodotta in abbondanza da qualsiasi organismo giovane, la melatonina non puo' essere brevettata e quindi l'industria farmaceutica non e' interessata alla sua commercializzazione. Inoltre, come prodotto a "basso costo", entrerebbe direttamente in competizione con quei prodotti farmaceutici molto piu' costosi e quindi piu' redditizi, come ad esempio i sonniferi e i tranquillanti.
- Un prolungamento della durata media della vita di soli dieci anni guasterebbe la maggior parte dei piani di pensionamento e causerebbe un aggravamento della crisi in cui si trovano gia'. Infatti, da qui a vent'anni, anche le piu' piu' grandi e ricche nazioni Europee potrebbero non essere in grado di far fronte finaziariamente ad un tale sviluppo. Possiamo fare riferimento al piu' recente rapporto del Dipartimento Federale Svizzero per gli Affari Interni al Consiglio Federale del 12 giugno, 1996. Secondo questo rapporto il fondo pensione del governo Svizzero prevede un deficit di 13 miliardi di franchi svizzeri nell'anno 2010, calcolato basandosi sull'odierno aumento medio della popolazione. Le sole istituzioni che possono trarre vantaggio dagli effetti che la melatonina ha sulle persone anziane sono, oltre alle persone stesse che ne fanno uso ovviamente, le compagnie di assicurazione volontarie contro le malattie. Tuttavia, che queste istituzioni prenderanno dei provvedimenti per cambiare l'attuale situazione nell'immediato futuro e' molto improbabile.

Siamo d 'accordo con il Dott. William Regelson che dice, nell'introduzione al suo libro:

" Ho adesso 70 anni. Con mia grande sorpresa, ho d'un tratto acquistato consapevolezza della mia mortalita'. Non posso permettermi di aspettare altri trent'anni. Non voglio vedere come la mia propria creativita', la mia capacita' di godere della bellezza di questa terra, ed i piaceri sensuali del mio corpo vengano distrutti da un processo che, secondo gli studi effettuati, sembra essere reversibile ed evitabile

 

E' vero che la meletonina non ha effetti collaterali?

Come abbiamo detto prima, la melatonina e' un semplice amminoacido che viene suddiviso, riassorbito e usato completamente dall'organismo in poche ore, dopo la sua somministrazione. Non e' affatto un prodotto tossico. Anche nel corso di piu' di trent'anni di ricerche internazionali effettuate, non sono stati riscontrati effetti collaterali collegabili all'uso di melatonina. Non dimentichiamoci che fino al quarantacinquesimo anno di eta', il nostro corpo produce un abbondante quantita' di melatonina che aiuta a garantire benessere e buona salute. Quindi non c'e' motivo di supporre che causi reazioni allergiche quando somministrata come integratore dopo il 45mo anno d'eta'.

 

 Restrizioni riguardanti gli altri farmaci

 Si, in alcune circostanze. Secondo Pierpaoli e Regelson, ci sono alcuni farmaci che posso avere un effetto negativo sul normale ciclo di melatonina. Se possibile, tali prodotti dovrebbero essere sostituiti da altri con equivalenti proprieta'. Questo riguarda principalmente i non-steroidi, i medicinali anti-infiammatori (NSAIDS), come l'aspirina o il ibuprofen. Molto spesso vengono prescritti in caso di disturbi cronici come l'artrite o altri tipi di dolori muscolari. Dal momento che interrompono il ciclo di produzione di melatonina, molti pazienti lamentano disturbi (irregolarita' piu' che altro) relativi al sonno. In questo caso bisogna consultare un medico e chiedergli di prescrivere un prodotto differente.

I cosiddetti beta-bloccanti, che sono spesso utilizzati dai pazienti che soffrono di ipertensione, possono anche avere un effetto negativo sulla naturale produzione di melatonina, specialmente quando presa di notte. Siccome l'uso di melatonina puo' contribuire alla normalizzazione della pressione sanguigna, l'uso di beta-bloccanti allo stesso tempo puo' essere contro-producente. Non smettere mai di prendere un farmaco senza avere prima consultato il medico. Ci sono eccellenti farmaci disponibili sul mercato per tenere sotto controllo la pressione sanguigna, che possono essere utilizzati al posto dei beta-bloccanti. Consultare comunque sempre il medico prima.

I pazienti che fanno uso dei cosiddetti farmaci serotonina-inibitori, gli anti-depressivi e i corticosteroidi dovrebbero anche loro consultare un medico prima di decidere di iniziare la terapia di melatonina.

Non ci sono invece restrizioni per quanto riguarda gli integratori dietetici come le vitamine, i prodotti minerali e a base di erbe o sostanze come il coenzima Q10 o altre. Dal momento che la melatonina e' favorevole al sistema digestivo in quanto provvede al riassorbimento di tutti i componenti vitali dal cibo che ingeriamo giornalmente, puo' anche succedere che, dopo aver utilizzato la melatonina per un certo periodo, non sia piu' necessario fare uso degli altri integratori.

 

Chi non dovrebbe fare uso di melatonina

bambini e le persone aventi meno di 25 anni di eta' producono la propria melatonina in abbondanza. Quindi, non si richiede per loro un'ulteriore somministrazione a meno che non sia stabilito dal medico.
- Le donne incinta e quelle in fase di allattamento non dovrebbero prendere melatonina.

- Le persone con disturbi cronici, malattie autoimmunitarie, malattie depressive etc dovrebbero usare la melatonina solo dietro consulenza medica.

- Dal momento che la melatonina rende stanchi, non bisognerebbe mai prenderla prima di attivita' che richiedono la nostra completa attenzione, come guidare o utilizzare un macchinario ecc.
Cosi' come per qualsiasi altro trattamento o medicinale auto-prescritto, bisogna essere consapevoli del fatto che, per quanto riguarda l'uso della melatonina, le spiegazioni e le infomazioni che abbiamo fin qui fornito o ulteriori informazioni provenienti da altre fonti riguardanti la materia in questione, non possono certamente sostituire un eventuale parere medico professionale o proveniente comunque da un centro sanitario professionale. Se si gode di ottima salute, si puo' decidere per se stessi se utilizzare la melatonina. Tuttavia, se c'e' un problema di salute in corso, bisognerebbe sempre consultare un medico prima di prendere la decisione. Questa regola vale comunque per qualsiasi farmaco, non solo per la melatonina. A volte la melatonina puo' incrementare l'effetto di un farmaco e quindi potrebbe essere consigliabile un cambiamento di dosaggio. L'auto-trattamento rimane comunque una propria responsabilita' .

 

Dosaggio

 La melatonina dovrebbe essere presa di notte, non appena inizia a far buio. Anzi, il momento migliore per prenderla e' dai 20 ai 40 minuti prima di andare a letto. La ghiandola pineale da inizio alla produzione di melatonina solo dopo aver ricevuto un segnale dall'occhio che comunica che l'intensita' della luce dell'ambiente e' diminuita notevolmente. Nel caso in cui una persona deve sottostare a cambiamenti di turni lavorativi, allora il proprio ciclo giornaliero che regola il sonno, determinera' quando prendere la melatonina per ottenere i migliori risultati.

-          Per irregolarita' del sonno:

-          Iniziare con tre milligrammi di melatonina. Se si pensa di aver riacquistato il normale ritmo del sonno, si deve comuque continuare a prenderla per almeno altre due settimane. Cio' permette di "resettare l'orologio interno del nostro organismo" e di tornare a dormire normalmente anche senza l'uso di melatonina.

-          Nel caso di sonno disturbato o interrotto:

-          Se bisogna svegliarsi ripetutamente nel corso della notte o alzarsi molto presto e non si riesce a tornare a letto e a riaddormentarsi, iniziare con 3 milligrammi di melatonina immediatamente prima di mettersi a letto. Continuare ad aumentare la dose fino a quando si raggiunge la dose di 6 milligrammi al giorno.

-          Per il jet-lag:

Il jet-lag e' generalmente causato da un'interruzione del normale ciclo circadiano (il ciclo che regola il nostro organismo nel corso delle 24 ore giornaliere). Molto spesso questo accade quando viaggiamo e siamo soggetti a diversi cambiamenti di fuso orario nell'arco di poco tempo. I membri dell'equipaggio e coloro che viaggiano spesso sono soggetti agli effetti del jet-lag. I viaggi da ovest a est sono piu' stancanti di quelli da est verso ovest.

La melatonina puo' aiutare ad abituarsi piu' velocemente ed in maniera efficace al nuovo orario una volta giunti a destinazione. Prenderne dai 3 ai 6 milligrammi prima di andare a letto una volta giunti nella nuova destinazione. Attenersi a questo dosaggio per le successive tre o quattro notti consecutive fin quando il corpo non si sia rimesso a posto ed abituato al nuovo orario. Una volta tornati a casa, ripetere la procedura per "risettare l'orologio interno al nostro organismo" al normale orario. Molte persone che fanno uso regolare di melatonina per far fronte al jet-lag, hanno dichiarato di non aver risentito del cambiamento di fuso orario.

-                                  Per la prevenzione di malattie:

Anche se Pierpaoli e Regelson non pensano sia necessario l'uso regolare di melatonina prima del 45mo anno d'eta', inziare la terapia della melatonina nel corso dei trent'anni potrebbe essere consigliabile. La melatonina e' un ormone che combatte le malattie e quindi, come tale, puo' contribuire a prevenire due dei disturbi attualmente piu' comuni, infarto cardiaco e cancro. Se una persona ritiene di essere esposta a una di queste malattie, allora dovrebbe iniziare la terapia della melatonina prima della norma, fermo restando l'autorizzazione del dottore. In base alle scoperte di Russel J. Reiter (guardare la bibliografia sotto), mantenere un normale livello di melatonina puo' aiutare a prevenire lo sviluppo di processi cancerogeni. Inoltre. sembra che mantenere un ‘giovane livello di melatonina puo’anche aiutare a contrattaccare certe predisposizioni ereditarie. Se si hanno dubbi al riguardo bisogna allora contattare il medico che provvedera’ ad eseguire un necessario esame del sangue che permette di controllare il livello dei lipidi sanguigni, del colesterolo e dei trigliceridi. Il medico deve inoltre controllare I valori di glucosio per vedere se il metabolismo insulinico funziona in maniera efficente cosi come gli enzimi del fegato per verificare la funzionalita’ del fegato stesso. Questo esame del sangue non rappresenta soltanto un eccellente strumento diagnostico, ma permette inoltre al medico di stabilire se dare inizio alla terapia della melatonina o meno. La somministrazione della melatonina aiuta, ristabilendo e riportando alla normalita’ i valori ematici dei piu’ importanti lipidi, enzimi, minerali e vitamine riportandoli ai’ giovani’ livelli.

Per il ringiovanimento del proprio corpo ed il mantenimento della buona salute:

Questo aspetto della somministrazione della melatonina sara’ probabilmente quello piu’ interessante per la maggior parte delle persone, perche’ e’ di grande importanza non solo per le persone che godono di buona salute ma anche per quelle malate. La terapia del rimpiazzamento della melatonina sviluppata da Pierpaoli e Regelson, consiste nel ristabilire il livello di melatonina delle persone che hanno superato I 45 anni d’eta’ e di riportarlo agli stessi livelli di quando avevano 20 anni. A quell’eta’ (20 anni) il livello di melatonina nel sangue raggiunge approssivativamente I 125 picogrammi (125 trilionesimi di un grammo) al giorno. Dopo diminuisce a poco a poco fino fino a raggiungere il 45mo anno di eta’, quando si verifica un drastico calo dei livelli di melatonina. All’eta’ di 80 anni, il livello medio di melatonina e’ meno della meta’ del livello di melatonina ai vent’anni. A volte e’ cosi’ basso che non puo’ nemmno essere misurato. La strategia consiste nell’invertire questa curva (diagramma) che tende verso il basso e riportare la quantita’ di melatonina nel corpo agli stessi livelli di quando si era giovani somministrandola in giusta dose. Un individuo che ha raggiunto il quarantesimo anno d’eta’ ha bisogno di una dose relativamente bassa; quando raggiunge il cinquantesimo anno ha bisogno di una dose un po’ superiore e cosi’ via. Con la somministrazione della melatonina nell’organismo, possiamo aiutare la ghiandola pineale a rigenerarsi e quindi a’ resettare l’orologio dell’invecchiamento?.

Dosi

Dosi della melatonina in base all’eta’

Dai 40 ai50 anni: 30mg prima di andare a letto

Dai 50 ai 64 anni: dai 3 ai 6 mg prima di andare a letto

Dai 65 ai 74 anni: dai 3 ai 6 mg prima di andare a letto

Dai 75 anni in su: dai 3 ai 6 mg prima di andare a letto.

Se in famiglia ci dovessero essere stati precedenti casi di disturbi dovuti all’invecchiamento, come cancro, problemi cardiaci o circolatori, allora e’ consigliabile iniziare la terapia del rimpiazzamento della melatonina prima dell’eta’ prevista. Cio’ potrebbe evitare lo sviluppo di disturbi come quelli sopracitati, che possono essere basati sull’eredita’ genetica. La dose consigliata per quelli sui trent’anni, potrebbe essere la stessa di quella delle persone di eta’ compresa tra I 40 ed I 44 anni d’eta’. Le dosi consigliate da Pierpaoli e Regelson sono basate sui valori normativi di melatonina delle persone in fase d’invecchiamento, valori tratti dalle persone a queste rispettive eta’ e successivamente invecchiate, e sull’ammontare di melatonina necessario a riportare questi valori ai ‘giovani’ livelli. Ogni persona e’ differente, non solo in riferimento all?aspetto, ma anche in base all’ereditarieta’, alla predisposizione, alle abitudini alimentari, allo stile di vita e alle esperienze cosi’ come anche alle circostanze del vivere. Quindi le dosi possono variare leggermente da una persona all’altra.

Cio’ non significa che le dosi debbano essere misurate dai decimi di un milligrammo, dal momento che non si tratta di valori “critici” Comunque, le normale dose giornaliera non dovrebbe superare quella che va dai 3 ai 6 milligrammi. Anche se altri ricercatori raccomandano dosi giornaliere sostanzialmente piu’ alte, concordiamo con Pierpaoli e Regelson che a volte “meno puo’ essere di piu?”. Comunque, in nessun caso causerebbe ne' danni ne' effetti collaterali.

 

 La melatonina e la sostituzione ormonale

Si. Milioni di donne si sottopongono alla terapia della sostituzione ormonale dopo la menopausa per compensare la perdita dell'estrogeno. La maggior parte dei prodotti usati per questo scopo si basa su una combinazione di estrogeno e progesterone. Alcune donne si sottopongono a questa terapia solo per brevi periodi di tempo, solitamente la sospendono quando diminuiscono i fastidiosi effetti collaterali della menopausa, come ad esempio vampate e disturbi del sonno. Ad altre persone questa terapia viene prescritta per prevenire problemi cardiaci o l' osteoporosi, due dei disturbi piu' comuni presenti nelle donne anziane.

Gli scienziati pensano che l'uso di melatonina non crea alcun conflitto con le altre terapie di sostituzione ormonale. Tutti gli ormoni interessati esistono allo stesso tempo nel corpo di una giovane donna, prima della menopausa, senza causare alcun problema o conflitto. Non c'e' motivo di supporre che questa situazione cambi e sia quindi differente in eta' avanzata.

 

 Confermare l'effetto della melatonina

 La melatonina e’ un potente mezzo per ritardare il processo di invecchiamento, espandendo i tuoi orizzonti, e facendo il tutto in buona salute. Tuttavia, si raccomanda di non fare lo sbaglio di pensare che prendere una capsula al giorno e’ tutto cio’ che bisogna fare, altrimenti continuerai a non prenderti cura del tuo corpo. Non e’ cosi’ semplice; d'altronde la melatonina puo’ esercitare i suoi effetti benefici e quindi avere effetto solo se presa nelle dosi consigliate. Offriamo dei semplici suggerimenti atti ad aiutare a mantenersi sani, ma soprattutto a mantenere le risorse interne di melatonina il piu? a lungo possibile.

Cercare di attenersi il piu’ possibile ai regolari ritmi del sonno, anche se in passato si sono riscontrati problemi nel dormire. La melatonina non e’ l’unico ormone liberato dal corpo in cicli, lo stesso accade con gli altri ormoni. Se si prova ad andare a letto alla stessa ora ogni sera e ad alzarsi alla stessa ora ogni mattina, questo aiuta certamente l’organismo a ritrovare il suo ritmo naturale. Non si puo’ continuare a dormire troppo poco o in maniera irregolare per lunghi periodi senza turbare prima o poi il normale flusso di ormone nell’organismo.

Cercare di evitare tutto cio? che potrebbe turbare o interrompere il normale ciclo del sonno. Se si e’ impegnati in attivita’ sportive serali, bisogna terminare le attivita’ e rilassarsi almeno due ore prima di andare a letto. Ricerche hanno mostrato che le attivita’ serali fisicamente intense possono ridurre notevolmente la produzione di melatonina, sebbene fare l’amore non viene considerata come una attivita’ fisicamente stancante!

Concedersi almeno sette o otto ore di sonno ogni notte, eccetto in casi eccezionali. Alcune persone hanno bisogno di meno ore di sonno rispetto ad altre. Sta a te capire di quante ore di sonno hai bisogno per “sentirti in forma” nel corso della giornata. Se, tuttavia, ci si sente continuamente stanchi ed esausti, allora vuol dire che si ha bisogno di dormire piu’ a lungo.

Cercare di evitare un eccessivo uso di alcohhol, specialmente la sera. L’alcool impedisce la normale liberazione di melatonina durante la notte. Lo stesso vale per la nicotina, la caffeina e le altre droghe.

Se si prende la melatonina per dormire, allora non prendere nessuna altra pillola per dormire. Questo vale per i cosiddetti tranquillanti (ad esempio il valium) cosi? come per quelli contenenti il barbiturico. Questi medicinali agiscono generalmente attraverso il sistema nervoso e bloccano il normale funzionamento della ghiandola pineale.

Cercare di mantenere il normale peso corporeo. Essere sovrappeso e’ pericoloso non solo perche’ aumenta la possibilita’ di problemi cardiaci e di ipertensione ma anche il rischio di cancro, di diabete e di apoplessia. Studi hanno mostrato che le persone che pesano troppo non trasportano melatonina in maniera regolare e questo turba il normale funzionamento della ghiandola pineale.

Prestare attenzione ai campi elettromagnetici. Viviamo in un mondo tecnologico e siamo quindi continuamente circondati da apparecchi e macchinari elettronici, racchiusi in invisibili campi elettromagnetici. Anche se non possiamo invertire la storia e tornare indietro di un centinaio di anni ai giorni in cui si utilizzavano le candele e le carrozze, possiamo comunque prestare attenzione a cio’ che ci circonda ed usufruire delle odierne scoperte con maggior consapevolezza. Ecco alcuni suggerimenti circa il da farsi:

1. Fai uso di un telefono cordless o di un cellulare? Se la risposta e’ si, allora pensa se ne hai veramente bisogno. I telefoni controllati dalle radio, specialmente quelli che si basano sulle ultime tecnologie che utilizzano i cosiddetti “pulsed fields”, sono dei forti radiatori di campi elettromagnetici, e vengono generalmente utilizzati ad una breve distanza dal nostro cervello. La loro radiazione ha un effetto talmente forte sulla ghiandola pineale che dopo un certo periodo di tempo arresta completamente la produzione di melatonina.


2. Trascorri molto tempo di fronte alla televisione? Se la risposta e’ si, assicurati di mantenerti ad una distanza che va dai 21/2 ai 3 metri dal televisore. Piu’ lontani si e’dal televisore e meglio e’. Se spegni il televisore di notte, spegnilo completamente. Se lo si lascia in stand-by mode, continua ad emettere forti radiazioni elettromagnetiche. Non si dovrebbe avere un televisore nella camera da letto.

Hai una radio o una sveglia elettrica accanto al letto? Se si, spostala o cambiala con una normale sveglia a batterie. Le radiazioni emesse da apparecchiature anche piccole possono estendersi anche a distanze che vanno dai due ai sei metri! Lo stesso vale per i trasformatori, che vengono spesso usati con le moderne lampade alogene a basso voltaggio da mettere accanto al letto.

Lavori spesso al computer la sera? Ti senti sveglio ed eccitato dopo aver finito anche se e’ tardi ed e’ passata da tempo l’ora in cui vai normalmente a letto? La distanza che c’e’ dal tuo viso al monitor del computer e’ di circa 50/60 centimetri; ebbene, le sue adiazioni si estendono per una distanza di due metri! Mentre lavori, la normale produzione di melatonina nella ghiandola pineale e’ bloccata e per questo motivo non ci si stanca. Spegni il computer e aspetta in modo da dare al tuo organismo la possibilita’ di stancarsi in modo naturale. Vedi, ci sono vari modi per prendersi cura di se stessi, della propria salute e allo stesso tempo di godere dei comfort che la vita moderna ci offre.                                                                   

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